Intel e Google siglano la santa alleanza per Android

Intel collaborerà direttamente con Google affinché Android offra la piena compatibilità con processori Atom. Così il colosso dei semiconduttori pone le basi per un assalto al mondo mobile. Si è visto anche un prototipo di tablet, che potrebbe andare in produzione già il prossimo anno.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google e Intel hanno siglato un accordo, in virtù del quale tutte le future versioni di Android saranno ottimizzate per funzionare con CPU Intel Atom. Questa mossa dovrebbe aiutare Intel a farsi spazio nel settore smartphone e tablet, dove l'azienda di Santa Clara è praticamente assente, a fronte del dominio delle architetture ARM.

A dare l'annuncio sono stati Paul Otellini, AD Intel, e Andy Rubin, responsabile dello sviluppo di Android per Google. Lo hanno fatto sul palco dell'IDF di S. Francisco, dov'è anche stato mostrato anche un prototipo di tablet Android-Intel - un design "reference" che dovrebbe servire come guida ai vari produttori. È dotato di CPU Intel "Medfield", un processore single-core con consumi molto ridotti che sarà disponibile nella prima metà del 2012 (Medfield: Intel a nozze con Android, ma non oggi). O almeno si spera, visto che questa CPU è attesa almeno dal 2010, se non prima.  

Intel per Android

Un passaggio quasi doveroso per Intel, se si tiene in considerazione da una parte un mercato PC in continua contrazione, e dall'altra il fatto Windows 8 funzionerà anche su ARM – e non è da escludere che anche Apple seguirà la stessa strada in futuro.

Per quanto riguarda i tablet Android, ci si attende un grande successo nel corso dell'anno prossimo, anche se probabilmente non riusciranno a detronizzare l'Apple iPad. Intel evidentemente non vuole perdere questo treno; ma Mike Bell e Dave Whalen - che si occupano della divisione telefonia  - tuttavia ammettono che Intel deve recuperare terreno, se si guarda gli smartphone e i tablet Android in circolazione oggi.

In ogni caso Intel crede che ci sia ancora tempo per affermarsi in questo mercato mercato, anche se al momento il predominio di ARM sembra assoluto. "Il business degli smartphone non è ancora definitivo, non è ancora detto chi vincerà e chi perderà" ha affermato Otellini. "Avete visto quanto è stato veloce Android nel prendere quote di mercato ad Apple, quindi buoni prodotti su buone piattaforme possono ancora fare una grande differenza".

L'ottimizzazione di Android per i processori Intel avrebbe conseguenze piuttosto chiare. Oggi un produttore che voglia creare un tablet o netbook Android deve preoccuparsi di rendere tutti i sistemi compatibili. In futuro invece Android sarà "pronto all'uso" con Intel dal primo momento. Produrre un tablet Intel quindi costerebbe un po' meno. 

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Intel però dovrà anche convincere i produttori di tablet e smartphone a scegliere i propri chip invece di quelli concorrenti.  Samsung è probabilmente fuori discussione, visto che si produce le CPU da sola, ma per tutti gli altri marchi la partita è aperta. E se Intel dovesse riuscire a salire a bordo di un futuro prodotto della famiglia Nexus, il successo potrebbe essere a portata di mano.