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a cura di Saverio Alloggio

Intel sembra essere intenzionata a tornare nel mercato smartphone, realizzando processori con architettura ARM. L'azienda di Santa Clara ha infatti pubblicato diversi annunci di lavoro in merito rivolti a figure professionali da coinvolgere nella realizzazione di CPU e SoC per dispositivi mobili. I tempi dunque potrebbero essere maturi per tentare di sferrare nuovamente l'attacco a Samsung e Qualcomm.

La prima esperienza di Intel in ambito mobile si è rivelata fondamentalmente deludente. Il gigante californiano puntò su SoC con architettura x86, senza però riuscire a farsi strada in un mercato che, soprattutto in quel periodo, era praticamente monopolizzato dalla gamma Snapdragon di Qualcomm. Una situazione che, due anni fa, ha portato alla cancellazione dei chip Atom per dispositivi mobili.

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Nel frattempo però gli smartphone continuano a rappresentare una fetta enorme del mercato dell'elettronica di consumo, un business molto grande a cui è difficile rinunciare, soprattutto per un gigante dei semiconduttori come Intel. Ecco dunque la possibilità di un grande ritorno, che però passerà inevitabilmente dall'adozione dell'architettura ARM.

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Negli annunci di lavoro pubblicati dal colosso californiano è possibile anche scorgere dei riferimenti ai processi produttivi di questi SoC. Si parla infatti di 10 nm e, soprattutto, 7 nm, con quest'ultimo che rappresenta il prossimo step evolutivo dei SoC in ambito smartphone. Il progetto Intel potrebbe dunque svilupparsi nel lungo periodo, magari tra il 2019 e il 2020, una tempistica coerente con la necessità di imbastire una line-up convincente di prodotti.

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Intel non vuole dunque mollare la presa. Il rientro in scena di un'azienda con simili mezzi economici potrebbe certamente rimescolare le carte, fermo restando la difficoltà nel farsi strada oggi in un mercato che vede Qualcomm e Samsung assolute protagoniste. Come sempre però, tutto passerà dalle performance dei SoC e, soprattutto, dalle partnership commerciali.


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