IodéOS protegge la vostra privacy mentre aiuta l'ambiente, la nostra prova

IodéOS ha come obiettivo principale quello di tutelare la privacy degli utenti e fornire ad essi il pieno controllo dei propri dati.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il panorama delle custom ROM per gli smartphone Android è forse meno popolato rispetto a qualche anno fa ma sono comunque molti gli utenti che decidono di installare sul proprio dispositivo un software personalizzato che più si adatta alle proprie esigenze.

Iodé ha cominciato così la sua avventura, con la creazione di una versione di Android fortemente modificata che ha come obiettivo principale quello di tutelare la privacy degli utenti e fornire ad essi il pieno controllo dei propri dati.

È persino possibile acquistare uno smartphone con a pre-installato iodéOS e noi ne abbiamo ricevuto uno in prova che abbiamo utilizzato per qualche giorno. Vale la pena pensare di acquistare uno degli smartphone proposti?

Che cos'è iodé?

Iodé è il nome dell'azienda francese con base a Tolosa che si occupa della realizzazione e del supporto del sistema operativo iodéOS, disponibile sotto forma di ROM da installare su alcuni modelli di smartphone Android oppure pre-installato sui prodotti che sono disponibili all'acquisto sul sito web ufficiale dedicato all'iniziativa.

Il team di iodé si definisce composto da esperti di design e cybersicurezza che così spiegano il motivo del loro impegno nella tutela della privacy dei dati:

"Soggetti alla sorveglianza costante dei giganti della tecnologia, abbiamo bisogno di più soluzioni per proteggere la nostra privacy. I rischi sono troppo grandi, e il duo Google-Apple monopolizza le vendite di smartphone che sono la principale fonte di violazione dei dati.iodé è una soluzione alternativa amica della privacy".

https://iode.tech/wp-content/uploads/2021/03/Iode_VA_210315.mp4

L'azienda va molto fiera di tre punti cardine su cui tutta l'operazione è basata: open source, sostenibilità ambientale e localizzazione in Europa.

Iodé si appoggia infatti a componenti software di natura open source che possono tranquillamente essere controllate da esperti e utenti alla ricerca di potenziali problemi di sicurezza o per la verifica della loro affidabilità. Nonostante la soluzione software utilizzata non sia ancora completamente disponibile per il pubblico (ma sembra che lo sarà nel prossimo futuro), iodé sostiene che tutto il proprio guadagno proviene esclusivamente dalla vendita degli smartphone e non viene mai effettuato alcun tipo di raccolta o vendita dei dati degli utenti.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, è posta enfasi sul fatto che viene data una seconda vita agli smartphone ancora perfettamente funzionanti. Inoltre, il consumo energetico del sistema operativo è estremamente ottimizzato riducendo così la necessità di ricaricare i dispositivi, apportando così un minore stress sulle reti elettriche.

Infine, iodé è molto fiera che l'intero team di esperti dedicati allo sviluppo ed al design sia basato in Europa, esattamente come l'azienda partner che ricondiziona i prodotti da loro poi rivenduti.

"Il protocollo di ricondizionamento è molto rigoroso. I nostri smartphone sono funzionali al 100%, testati, sbloccati, svuotati di qualsiasi dato. La durata della batteria è certificata con la richiesta al produttore".

IodéOS e smartphone compatibili

Andando più nel dettaglio si nota come in fondo iodéOS non sia altro che una versione personalizzata della famosa custom ROM LineageOS (precedentemente conosciuta come CyanogenMod), la quale a sua volta si basa sul codice AOSP di Android 10, cosa che iodé non nasconde.

Esattamente come tale ROM, il sistema operativo dell'azienda d'oltralpe è installabile manualmente su alcuni dispositivi Android già in possesso degli utenti, oppure questi ultimi possono decidere di acquistare un prodotto su cui già viene proposta la modifica software.

Alcuni degli smartphone proposti sullo shop di iodé sono nuovi mentre altri sono ricondizionati, come il Sony Xperia XZ2 che ci è stato inviato per la prova. Attualmente iodéOS è disponibile per l'utilizzo sui seguenti device:

  • Fairphone 3 e 3+
  • Teracube 2E
  • Samsung Galaxy A5 2017
  • Samsung Galaxy S9 e S9+
  • Samsung Galaxy Note9
  • Sony Xperia XA2
  • Sony Xperia XZ1
  • Sony Xperia XZ2
  • Sony Xperia XZ3
  • Xiaomi Mi 9

Cosa cambia da Android? Le qualità uniche di iodéOS

A questo punto del nostro articolo avrete probabilmente capito che, per lo meno nella forma, poco cambia rispetto ad Android 10 in versione stock.

L'aspetto del sistema operativo è familiare e questo aiuta anche gli utenti meno smaliziati a ritrovare le funzioni di cui più hanno bisogno come i collegamenti alle impostazioni rapide, le notifiche o a navigare nel sistema nel modo in cui ormai sono da anni abituati (barra di navigazione o gesture sono disponibili in base alle esigenze).

Ciò che cambia davvero è il cuore del sistema, iodé ha lavorato per rimuovere dall'OS ogni traccia di Google e ogni genere di "spia" (come definisce i tracker l'azienda francese). Per questo motivo, in iodèOS non sono preinstallati i Google Play Services, in maniera molto simile ai prodotti Huawei dotati di Android ma equipaggiati con i HMS.

Al loro posto sono stati scelti i servizi microG, una reimplementazione open-source e rispettosa della privacy dei Google Play Services.

Uno di questi servizi permette di scegliere moduli di localizzazione alternativi a quelli di Google. Il modulo Déjà vu selezionato di default funziona in autoapprendimento e non utilizza la rete, di conseguenza non sempre localizza gli utenti nel migliore dei modi durante le prime ore di utilizzo.

È ovviamente possibile sostituirlo o accoppiarlo con un altro modulo a scelta dell'utente se lo ritiene necessario, tuttavia nel nostro caso è stato sufficientemente preciso per ricevere le corrette previsioni meteo dell'area in cui ci troviamo.

Il servizio di notifica push Google Cloud Messaging, utilizzato da molte app e che permette loro di inviare notifiche, è attivato di default. Naturalmente, rimanendo in tema del totale rispetto della privacy, è possibile disattivarlo in qualsiasi momento.

Pre-installate in iodéOS troviamo tutte le applicazioni che possono servire per utilizzare a pieno lo smartphone.

Ad esempio è presente un lettore PDF, un registratore vocale, un calendario, le applicazioni per gestione delle Email, dei File e delle note, QKSMS per i messaggi di testo, Audio FX per l'equalizzazione dell'audio e Magic Earth GPS come app dedicata alle mappe e alla navigazione. Tutte le applicazioni sono di natura open source.

Non potendo contare sul Google Play Store, in iodéOS troviamo due negozi di applicazioni alternativi. Aurora Store è un'alternativa molto ben curata e davvero ricca di app, all'interno della quale è possibile leggere i dettagli relativi ai tracker integrati nelle varie applicazioni e cambiare la propria geolocalizzazione per scaricare i contenuti a blocco regionale.

F-Droid viene affiancato a completamento dell'esperienza. Si tratta di uno store molto conosciuto che include moltissime applicazione di natura open-source.

Come browser predefinito di sistema troviamo iodé Browser, un fork di Firefox che utilizza come motore di ricerca predefinito Qwant. Iodé News è l'applicativo che vi permetterà di rimanere aggiornati a proposito di tutte le novità del sistema operativo e contiene alcune interessanti FAQ che descrivono l'azienda e guidano gli utenti alla scoperta del software.

Il vero fulcro del sistema operativo lo troviamo però nell'applicazione iodé. Essa mette a disposizione un'interfaccia tramite la quale è possibile:

  • vedere l'identità di tutti i destinatari e la quantità di dati che vogliono raccogliere
  • bloccare i destinatari indesiderati (pubblicità, malware, spam, statistiche e tracker)
  • verificare quanto siano rispettose della privacy le vostre app

Il livello di granulosità e controllo proposto da iodé è davvero apprezzabile e siamo sicuri che gli utenti più attenti alla privacy dei propri dati troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno.

Quali sono le controindicazioni?

Nonostante il Sony Xperia XZ2 che ci è stato inviato sia perfettamente funzionante, l'utilizzo di iodéOS porta con se anche alcuni svantaggi. Rispetto alla ROM originale prodotta dalla casa giapponese mancano alcune funzioni che hanno reso unico questo smartphone quando è stato annunciato sul mercato, come il Dynamic Vibration System che sincronizza l'audio riprodotto dal terminale con la vibrazione o le molte funzioni dedicate al miglioramento della qualità audio.

L'applicazione fotocamera integrata è lontana dall'apparire moderna e, per quanto perfettamente funzionante, non sfrutta le molte qualità del terminale che rimangono esclusiva del software originale Sony, come il sistema di autofocus predittivo, Predictive Capture, Autofocus Burst, una modalità manuale in grado di sfruttare la sensibilità fino a ISO 12800, la registrazione di video 4K HDR o degli slow-motion a 960fps.

Se utilizzate lo smartphone per la visione di contenuti multimediali sappiate poi che iodéOS include il DRM Widevine L3, il livello più basso, che permette lo streaming di contenuti tramite applicazioni quali Netflix o Disney+ solamente alla risoluzione 480p. Inoltre, nonostante Sony abbia pubblicato i sorgenti Android 11 nell'AOSP per questo prodotto, iodé rimane ancorata ad Android 10.

Certo, molte di queste mancanze software sono relative solamente a questo specifico smartphone, ma a causa della natura open della ROM sono abbastanza sicuro che ogni modello ricondizionato debba rinunciare ad alcune delle specifiche che i produttori hanno implementato nei sistemi originali e il cui codice non è disponibile liberamente. Chissà se e come funzionerà la S-Pen di Galaxy Note9...

Conclusioni: cosa ne pensiamo di iodéOS?

Dopo qualche giorno passato in compagnia di questa originale custom ROM Android sono giunto alla conclusione che si tratta di un prodotto orientato ad una nicchia molto ristretta del mercato.

Se fate parte di quella cerchia di persone che non utilizza WhatsApp, sta lontana dai social network, utilizza adblocker e le modalità di navigazione in incognito per limitare la quantità dei propri dati che viene inviata ad aziende importanti e soprattutto fate di tutto per non avere a che fare con le Big Five del mondo tech (conosciute anche con gli acronimi GAFAM o FAAMG: Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft), vale la pena fare un piccolo pensierino su uno dei prodotti proposti da iodé sul suo sito web.

Questo ovviamente a patto che non siate già in possesso di uno smartphone compatibile e siate in grado di eseguire tutti i passi necessari per l'installazione della ROM su di esso in autonomia.

C'è sicuramente un mercato per dei dispositivi più attenti alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti, argomento molto importante e a cui tutti dovremmo fare decisamente più attenzione. Ad ogni modo, però, se non vi interessano quasi tutte le funzionalità avanzate che rendono "smart" un dispositivo, come la possibilità di godere di contenuti multimediali, scattare foto e registrare video di qualità, connettervi con i vostri amici o navigare sul web in cerca di prodotti e servizi, ha davvero senso possedere uno smartphone?

Credo che piuttosto che cercare di snaturare dei prodotti progettati e nati, sia dal punto di vista hardware che software, per il mondo moderno e iperconnesso abbia più senso affidarsi ad un classico telefonino, uno dei cosiddetti "dumbphone". Essi vi permetteranno di effettuare o ricevere chiamate ed SMS ed hanno un prezzo più contenuto rispetto ai moderni smartphone.

Come se non bastasse hanno una durata della batteria decisamente maggiore e possono essere acquistati anche usati per cifre irrisorie.

Se avete la necessità di uno schermo più generoso e di connettervi alla rete per alcune delle vostre attività quotidiane, iodé rappresenta una scelta originale e molto valida. In caso contrario, però, fate un grosso favore a voi stessi, al vostro portafoglio e all'ambiente: ripiegate su un prodotto intrinsecamente più sicuro piuttosto che cercando di stravolgere la natura degli smartphone.

Voi cosa ne pensate della questione? Credete ci sia spazio in questo mercato per degli smartphone un po' meno "smart" e un po' più attenti alla privacy degli utenti?