iOS 7 alla prova: una sufficienza scarsa per l'usabilità

Le novità di iOS non convincono i maggiori esperti di usabilità, Apple poteva fare di meglio.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

iOS 7 è migliore di iOS 6 nell'usabilità? Almeno per il momento no, per quanto ci siano luci e ombre nel confrontare le due versioni del sistema operativo di Apple. "Alcune delle novità rappresentano miglioramenti nell'usabilità, ma altre causeranno probabilmente qualche problema", è il commento con cui si apre l'analisi di iOS 7. A firmarla è Raluca Budiu, che si occupa specificamente di sistemi mobile per il Nielsen Norman Group - fondato dal famoso Jakob Nielsen.

Il primo e più evidente aspetto preso in considerazione è il design piatto (flat). L'idea era quella di ridurre lo spazio occupato dall'interfaccia a lasciare spazio al contenuto, ma "pulsanti e widget, quando ci sono, devono essere facilmente distinguibili dal contenuto. Devono avere la presenza per invitare l'utente all'azione. In assenza di forti significati, potrebbero finire per essere ignorati e gli utenti potrebbero trovarsi persi e disorientati".

Insomma, si poteva fare meglio. Soprattutto alla luce del fatto che "il design piatto non è certo un'invenzione di Apple", fa notare Budiu e soprattutto considerato che già quando uscì Windows 8 emerse la stessa possibile difficoltà nel distinguere gli elementi dell'interfaccia dal contenuto. Apple avrebbe potuto imparare dagli errori di Microsoft, e in parte minore Google (con Android).

Budiu poi approfondisce l'aspetto guardando alle applicazioni. Secondo la scienziata quelle Apple "sono decenti" e anche alcune di terze parti, ma in molte altre emerge qualche problema nella visibilità e nella leggibilità dell'interfaccia - troppo fusa con il contenuto.  

Altro punto dolente per iOS 7 è l'ambiguità nel gesto di scorrimento (swype). "Scorrere vicino al lato sinistro, inferiore o superiore può essere problematico se il gesto non è eseguito con precisione", spiega la ricercatrice, e questo è in effetti un problema. Per esempio si potrebbe richiamare il Centro di Controllo quando in verità si vuole fare qualcos'altro. Un'altra ambiguità sta nel fatto che scorrendo in basso si apre tanto il menù notifiche (partendo dall'alto) oppure la ricerca con Spotlight (partendo dal centro). In Safari invece si scorre a sinistra per tornare indietro, ma questa funzione può sovrapporsi a quelle di alcune pagine web. Succede proprio con l'homepage di Apple (apple.com).

iOS 7 tuttavia porta con sé anche dei miglioramenti per quanto riguarda l'usabilità di iPhone e iPad. Tanto per cominciare i comandi "a scomparsa" di Safari danno molto più spazio al contenuto e facilitano la lettura - ma tornano subito al loro posto non appena si scorre verso l'alto.

Promossa anche la possibilità di raccogliere in una cartella quante più applicazioni si desidera, mentre con iOS 6 erano dodici al massimo. Bene anche per il nuovo aspetto del multitasking, l'aggiornamento automatico delle applicazioni e quello dei loro contenuti. Raluca Budiu premia anche la possibilità di controllare la dimensione dei caratteri del sistema operativo, e l'organizzazione delle impostazioni di sistema. Il cambiamenti estetici dovrebbero essere un dettaglio, ma Raluca Budiu prende in considerazione quello delle icone. Il motivo è che "Apple ha distrutto milioni di ore di apprendimento spese dalle persone cambiando le icone".

Ora toccherà imparare di nuovo a riconoscere le icone, e bisognerà perderci un po' di tempo e di energia. "Per fortuna però non è una catastrofe, perché si tratta solo di abituarsi alla novità estetica" - mentre gli altri problemi citati sono più seri. Inoltre, se il cambiamento è negativo perché va contro le abitudini, aggiunge la scienziata, "può valerne la pena se il nuovo design offre maggiori benefici a lungo termine per l'usabilità rispetto ai problemi che genera nell'immediato, per il dover imparare di nuovo a usare il sistema".

La domanda da porsi a questo punto è: queste icone sono migliori di quelle precedenti? "Probabilmente no", risponde Budiu, "ma gli utenti impareranno e l'usabilità sarà ripristinata. A meno che Apple non faccia un altro cambiamento radicale con iOS 8". In conclusione Raluca Budiu ritiene che iOS 7 non si possa giudicare male, e però "è sorprendente come non impariamo dagli errori degli altri. Apple ha ignorato alcune delle criticità vissute da Microsoft con il design piatto di Windows 8". Siete d'accordo?