iPhone 5 con chip Qualcomm, basta Intel-Infineon

Il chip baseband dell'iPhone 5 potrebbe essere prodotto da Qualcomm. L'azienda lascerebbe Infineon, passata nelle mani di Intel.

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a cura di Manolo De Agostini

L'iPhone 5 potrebbe passare dal chip baseband di Infineon a quello di Qualcomm. Questa soluzione si occupa di gestire le comunicazioni tra le varie tecnologie (Wi-Fi, GPS, Bluetooth, etc) e le antenne dello smartphone.

L'indiscrezione, se confermata, brucia le speranze di Intel di entrare nell'iPhone, almeno nel breve periodo. La divisione wireless di Infineon nelle scorse settimane è passata nelle mani del gigante dei microprocessori (Intel compra il dipartimento mobile di Infineon).

Intel sta lavorando duramente su una piattaforma per smartphone. Moorestown è un primo passo (Intel Atom Z600, rivoluzione per dispositivi portatili), ma qualcosa di meglio ce lo aspettiamo con Medfield (Intel pronta a sculacciare ARM sugli smartphone). Apple ha dato prova più volte di trovarsi alla grande con le architetture ARM, tanto da aver assunto in questo anni diversi ingegneri. Passare a Intel vorrebbe anche significare ricompilare iOS in codice compatibile con l'architettura x86. Qualcosa che al momento non è plausibile.

Il passaggio al chip di Qualcomm potrebbe consentire ad Apple di rivolgersi a un unico produttore di chip baseband. Secondo indiscrezioni Apple starebbe infatti lavorando a una versione CDMA dell'iPhone 4 con Qualcomm, un'azienda che potrebbe garantirle anche un chip completo capace di connettersi alle reti LTE, CDMA/EV-DO e GSM/UMTS. Adottando questa soluzione si potrebbe avere un iPhone 5 compatibile con quasi tutte le reti mondiali, senza sforzi.

Altre indiscrezioni riportano inoltre che Foxconn sarà nuovamente l'unico produttore di iPhone anche per il modello di prossima generazione.