3D Touch

Come per il modello da 4,7 pollici, anche l'iPhone 6S Plus è apprezzato dai primi specialisti che l'hanno potuto provare. Piace molto il 3D Touch, le Live Photos e le prestazioni migliorate. L'autonomia è pressoché invariata, mentre è sconsigliabile il modello da 16 GB.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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3D Touch

Lo schermo dei nuovi iPhone è sensibile alla pressione, grazie a una tecnologia che Apple aveva già introdotto sui propri notebook, e che nel caso degli iPhone prende il nome di 3D Touch. Questa caratteristica apre la strada a nuovi modi di interagire con lo schermo, e naturalmente tutti hanno cercato di testarla ed esaminarla con attenzione.

"Il 3D Touch non è il nuovo click destro" afferma Matthew Panzarino su TechCrunch, per poi contestare un paragone che è venuto in mente a molti di noi vedendo la presentazione e le prime demo. "Il click destro serve ad aggiungere azioni e complessità, mentre il 3D Touch serve a ridurre le azioni e la complessità". Uno strumento potente che funziona bene, anche se per ora a sfruttarlo sono solo le applicazioni sviluppate dalla stessa Apple. Secondo Panzarino ci sono grandi potenzialità per il futuro, e dedica a questo aspetto molti paragrafi della sua lunga recensione; secondo lui 3D Touch gli può far risparmiare fino a 14 minuti di lavoro a settimana - il riferimento è ovviamente a un modello d'uso del telefono molto intenso. Un'affermazione affascinante, ma per molti lascia il tempo che trova.  

Sulla stessa lunghezza d'onda Nilay Patel, che su The Verge descrive il 3D Touch come il cambiamento più ambizioso apportato da Apple alla propria interfaccia dai tempi di iOS 7. Patel tra l'altro rileva l'estrema sensibilità dello schermo, che può rilevare molti livelli di pressione diversi. Il redattore nota anche il fatto che ci si "dimentica facilmente" del 3D Touch, perché è utilizzabile solo nelle applicazioni Apple - una situazione che dovrebbe però cambiare nell'immediato futuro.

Quindi "3D Touch non sarà poi così utile né rivoluzionario fino a che altri non lo sfrutteranno", anche e soprattutto perché le applicazioni alternative sono spesso migliori di quelle native - Patel cita per esempio Google Inbox e Microsoft Outlook che sono "anni luce avanti a Mail di Apple". E ovviamente se non si usano le app integrate, almeno per ora 3D Touch serve a ben poco.

Joanna Stern su The Wall Street Journal riconosce che in alcuni contesti 3D Touch fa effettivamente la differenza e rende l'attività più veloce ed efficiente, ma in altri "sono semplicemente più veloce usando quei metodi che ora sono antiquati". Magari è questione di farci l'abitudine, ma per ora le cose stanno così.

Le altre recensioni che abbiamo letto, e che non citiamo perché sarebbe ripetitivo, sono tutte bene o male d'accordo: 3D Touch è una buona cosa, permette di usare l'iPhone più velocemente e con più efficienza, ma bisogna abituarsi a una cosa nuova, con la fatica che ne consegue, e per ora le applicazioni che lo usano sono pochissime - ma tutti sono convinti che molte app di terzi saranno aggiornate in tempo per l'uscita sul mercato.