iPhone, Apple usa il jailbreak a proprio vantaggio

La società di Cupertino attiva l'Apple Security Research Device Program, un progetto che distribuisce iPhone sbloccati ai ricercatori di falle certificati.

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a cura di Nikolas Pitzolu

Apple sta tessendo la rete per inviare i primi iPhone sbloccati ai ricercatori che collaborano con l'azienda per cercare bug, vulnerabilità, falle, bypass software ed errori vari in iOS.

Questo progetto si chiama Apple Security Research Device Program e prende il via dopo circa un anno di "teoria", rendendo le cose decisamente più complete per chi deve effettuare il lavoro.

L'idea della società di Cupertino è quella di fornire degli iPhone sempre aggiornati all'ultima versione disponibile ma con il muro delle difese assente. Fino ad ora infatti chi scovava falle in iOS, doveva effettuare da se il jailbreak (o scegliere di eseguire quelli che si trovano in rete) e poi effettuare il lavoro vero e proprio alla ricerca di falle nel sistema.

Apple afferma che i risultati conseguiti eseguendo i vari tool di jailbreak sono fuorvianti e non sono sufficienti in quanto, non appena scoperto l'exploit, vengono subito fixati con il minor update successivo. Ma in ogni caso la falla viene usata per distribuire un tool in rete che la sfrutta.

Invece d'ora in poi, gli iPhone senza difese, saranno distribuiti "direttamente dalla fabbrica" ai ricercatori certificati. Apple riporta questo:

  • L'accesso alla shell è disponibile ad ogni livello e sarai in grado di eseguire qualsiasi strumento. Tutto ciò fa perdere meno tempo e massimizza il lavoro svolto.

Insomma, tutto ciò si configura come un Jailbreak, questa la sua definizione: Il jailbreak (letteralmente "evasione") è una procedura che rimuove le restrizioni software imposte da Apple nei dispositivi iOS. Permette di installare software e pacchetti di terze parti, non firmati e autorizzati da Apple, alternativi a quelli dell'App Store.

La distribuzione di tali dispositivi sarà gestita completamente da Apple, e sempre dalla stessa azienda sarà gestito un forum interno nella quale chi li possiede potrà scambiarsi le informazioni ottenute dai rispettivi test. Quando i ricercatori trovano una falla e ne testano la sua efficacia nell'accesso al sistema, dovranno condividerla immediatamente con Apple e, se riguarda App di terze parti, segnalarla anche al rispettivo sviluppatore.

Il progetto pare essere molto valido e i dettagli, ovviamente, lungi dall'essere noti. Tutto ciò aiuterà la società a chiudere falle ancor prima che malintenzionati, ricercatori sconosciuti ed altri le sfruttino per creare e distribuire un tool che esegua il jailbreak.

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