iPhone? In Cina è un brand di pelletteria

Sul mercato cinese iPhone non indicherà soltanto gli smartphone Apple, ma anche un brand di articoli di pelletteria, dai portafogli alle borse. L’azienda di Cupertino infatti ha perso il primo round in merito all’esclusiva dell’utilizzo del marchio, ma ha già annunciato ricorso.

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a cura di Alessandro Crea

Se vi trovate in Cina occhio a cosa acquistate quando chiedete un iPhone: anziché il celebre melafonino infatti potrebbero proporvi un portafogli, un’agenda o una borsa in pelle. L’azienda californiana infatti ha perso in primo grado la battaglia legale intrapresa sin dal 2012 contro la società cinese Xintong Tiandi Technology, che commercializza appunto articoli di pelletteria marchiati iPhone.

Tutto è partito 4 anni fa, quando Apple si è rivolta alle autorità cinesi preposte alla protezione dei brevetti per segnalare un illecito: Xintong Tiandi Technology stava infatti utilizzando per i propri prodotti il brand IPHONE, scritto tutto in maiuscolo, registrato nel 2007, mentre Apple aveva presentato la stessa istanza ben 5 anni prima, nel 2002.

pelletteria iphone

A sorpresa però l’organo statale ha respinto le accuse per due motivi principali. Anzitutto perché ha ritenuto che le due categorie di prodotti in questione siano molto diverse e non possano indurre in errore i consumatori e poi perché nel 2007 il nome iPhone in quanto smartphone non era così famoso presso il pubblico cinese, visto che in Cina fu posto in vendita solo due anni dopo, nel 2009.

Secondo le autorità dunque non solo l’azienda cinese non avrebbe arrecato alcun danno economico ad Apple, ma aveva anche tutto il diritto di appropriarsi del marchio anche per gli anni a venire. Ovviamente insoddisfatta del risultato Apple ha quindi deciso di adire alle vie legali, rivolgendosi al tribunale di Pechino, ma i giudici cinesi hanno confermato la prima sentenza.

“Abbiamo intenzione di chiedere un nuovo processo presso la Corte Suprema del Popolo e di continuare a proteggere con forza i nostri diritti di marchio” ha fatto sapere un portavoce dell’azienda di Cupertino.  

La Cina del resto è un mercato assai importante per Apple, rappresentando il secondo più grande bacino di consumatori dopo gli Stati Uniti e questo nonostante il recente crollo verticale che ha visto diminuire nel Paese le vendite del 26% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.