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a cura di Alessandro Crea

300 milioni di dollari in contanti: a tanto ammonta l'investimento effettuato in queste ore da Apple per aggiudicarsi una consistente fetta di asset, tecnologie e persino personale di Dialog Semiconductor. Si tratta di un'azienda inglese specializzata nello sviluppo di chip a segnale misto e configurabili, già fornitrice esclusiva da molti anni di soluzioni per la gestione dell'alimentazione di iPhone, iPad e Watch.

È un investimento senza dubbio importante sul fronte dello sviluppo hardware: l'obiettivo di Apple in fondo è quello di emanciparsi sempre di più fai fornitori di componenti, differenziando così il proprio hardware da quello dei competitor. In particolare Apple, che già progetta i propri SoC, dovrebbe essere in grado in futuro di  realizzare anche quelli destinati a migliorare autonomia e consumi dei propri dispositivi.

Dialog ha parlato genericamente di trasferimento di asset e accordi di licenza ma in realtà Apple ne ha acquisito una parte, compresi 300 ingegneri dislocati in Inghilterra, Germania e in parte anche in Italia - a Livorno in questi anni hanno già lavorato a stretto contatto con la casa della Mela morsicata.

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Apple inoltre sborserà altri 300 milioni in contanti per l'acquisizione dei prodotti che la parte restante di Dialog le fornirà nei prossimi tre anni. Si tratta di soluzioni per la gestione dell'alimentazione e il risparmio energetico nei settori dell'IoT, mobile, computing & storage e automotive.

"Dialog ha una profonda esperienza nello sviluppo di chip e siamo entusiasti di avere questo talentuoso gruppo di ingegneri che da tempo supporta i nostri prodotti che ora lavorano direttamente per Apple", ha commentato Johny Srouji, Senior Vice President Hardware Technologies di Apple. "La nostra relazione con Dialog risale ai primi iPhone e non vediamo l'ora di continuare questa relazione di lunga data con loro".

La mossa conferma dunque la già nota strategia di Apple di voler internalizzare competenze nell'ambito dei semiconduttori ritenute fondamentali, come appunto quelle riguardanti processori e power management. L'accordo con Dialog dovrebbe essere perfezionato entro la prima metà del 2019, al netto di eventuali dinieghi da aprte degli enti regolatori del mercato.