iPhone: un primo e innocuo trojan

Si è diffuso poco, ma il primo trojan per l'iPhone di casa Apple è stato sviluppato. Il primo di una lunga serie di pericoli?

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a cura di Manolo De Agostini

I ricercatori di sicurezza discutono da diverso tempo sulla possibilità, più o meno concreta, che l'iPhone possa diventare a breve termine uno degli oggetti più colpiti da virus, trojan e programmi maligni in generale. Teoricamente, sapendo che il prodotto comunica con il web tramite il browser Safari come un vero e proprio computer, le possibilità sono più di una. Ad oggi, comunque, non ci sono stati pericoli o presunti tali. Ad oggi, appunto.

Secondo diverse notizie, in rete starebbe circolando un trojan per l'iPhone chiamato "iPhone firmware 1.1.3 prep", che si spaccia per un "passo necessario prima di effettuare l'installazione del firmware 1.1.3" - che tra l'altro Apple non ha rilasciato ancora, ma di cui abbiamo parlato in questo notizie ( iPhone 1.1.3: ecco le nuove caratteristiche - iPhone: ora anche il copia e incolla).

Questo trojan non ha grandi effetti sul telefonino e colpisce solo gli iPhone sbloccati, perché va a rimuovere alcune applicazioni come Erica Utilities, Launcher e Doom. Il trojan è stato sviluppato da un ragazzino di 11 anni e il sito che ospitava il pacchetto-trojan è ora offline. La lieve minaccia è stata sventata, ma questa vicenda può far pensare.

Steve Jobs ha più volte difeso la natura chiusa del prodotto per ragioni di sicurezza, anche se a breve l'iPhone sarà aperto a terze parti grazie alla presentazione dell'SDK. Adesso cominciamo a capire tanta riluttanza in casa Apple.

Lo sblocco del prodotto ad altri operatori apre l'iPhone alle più svariate applicazioni, spesso installate senza pensarci su due volte dai proprietari. A tal proposito l'azienda di sicurezza F-Secure ha dichiarato: "Speriamo che quanto accaduto possa servire come avvertimento per coloro che hanno sbloccato i loro iPhone grazie a una falla di sicurezza del sistema, installando software non verificato senza pensarci su due volte. Oggi è stato un ragazzino di 11 anni che ha giocato con l'XML per creare un trojan. La prossima volta potrebbe essere qualcuno con maggiori capacità e un obiettivo ben preciso".