Jobs: tablet da 7 pollici? Sono morti sul nascere

Trimestrale record per Apple, che ha raggiunto un fatturato pari a 20,34 miliardi di dollari e un utile netto di 4,31 miliardi di dollari. Steve Jobs guarda al futuro con ottimismo: iPhone va molto bene e gli avversari stanno sbagliando tutto nel settore dei tablet.

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a cura di Manolo De Agostini

Nel quarto trimestre fiscale Apple ha raggiunto l'ennesimo record storico. Il gigante di Cupertino ha raggiunto un fatturato di 20,34 miliardi di dollari e un utile netto di 4,31 miliardi di dollari. Si parla di 4,64 dollari per azione diluita (calcolato cioè sul numero potenziale di azioni). Lo scorso anno Apple aveva raggiunto un fatturato di 12,21 miliardi, 2,53 miliardi di utile netto e 2,77 dollari per azione diluita. Il margine lordo è sceso, ed è passato dal 41,8% dell'anno scorso al 36,9% di quest'anno. Le vendite al di fuori degli Stati Uniti hanno avuto un peso del 57% sul fatturato del quarto trimestre.

In tre mesi sono stati venduti 3,89 milioni di Macintosh (+27% rispetto all'anno passato). Le vendite di iPhone sono cresciute del 91% rispetto alla trimestrale dell'anno passato, arrivando a toccare i 14,1 milioni (8,82 miliardi di fatturato, prezzo medio di vendita di 610 dollari). Apple ha venduto inoltre 9,05 milioni di iPod (-11%) e 4,19 milioni di iPad.

"Siamo sorpresi di aver raggiunto oltre 20 miliardi di fatturato e superato i 4 miliardi di utile - entrambi sono record storici per Apple. Le vendite di iPhone hanno raggiunto 14,1 milioni di unità crescendo del 91% su base annuale, e battendo con facilità i 12,1 milioni di telefoni RIM venduti nel loro trimestre più recente. Abbiamo ancora alcune sorprese da svelare nei prossimi mesi dell'anno", ha dichiarato Steve Jobs, amministratore delegato di Apple.

Complessivamente nell'anno fiscale 2010 Apple ha venduto 13,6 milioni di Mac, 40 milioni di iPhone, quasi 7,5 milioni di iPad e raggiunto un fatturato totale di 65 miliardi di dollari e utili per 14 miliardi di dollari. Apple ha ora in cassa liquidità per 51 miliardi di dollari.

Per il primo trimestre fiscale 2011 la casa di Cupertino si aspetta un fatturato di 23 miliardi di dollari, un margine lordo del 36% e un utile per azione diluita di 4,8 dollari. Tra gli altri dati degni di nota abbiamo iTunes Store, che ha superato nel trimestre il miliardo di fatturato e la crescita di iPhone nelle aziende: secondo Apple lo smartphone è stato adottato dall'80% delle aziende della classifica Fortune 500, a dispetto del 60% registrato prima del debutto di iPhone 4. Anche iPad sta facendo bene nel mondo delle imprese. Il 65% delle prime 100 aziende della classifica Fortune usano il tablet.

In generale Apple ha venduto finora 125 milioni di dispositivi iOS e i propri negozi hanno raggiunto un fatturato di 3,75 miliardi di dollari (quello medio di ogni store è pari a 11,8 milioni di dollari, +52% da un anno all'altro), grazie a 874 mila Mac venduti (+30% dall'anno scorso). Il 50% degli acquisti è stato fatto da consumatori assolutamente a digiuno del mondo Apple.

Visto che la strategia degli store paga, nel 2011 assisteremo all'apertura di 40/50 nuovi negozi, di cui oltre il 50% fuori dagli Stati Uniti. L'azienda ha anche deciso di ricollocare alcuni negozi presenti nel paese a stelle e strisce. A margine dei dati ancora una volta mostruosi - anche se bisogna dire che la Borsa ha punito Apple con un calo di oltre il 6% nell'After Hours a causa delle stime sugli utili per azione al di sotto delle attese - Steve Jobs si è concesso alcune dichiarazioni pepate che faranno sicuramente la storia dei prossimi mesi.

Il boss di Apple ha commentato il mercato dei tablet e ha definito le soluzioni con schermo da 7 pollici troppo piccole. "10 pollici sono il minimo necessario", ha commentato Jobs cancellando, in 2 secondi, tutte le indiscrezioni sull'iPad da 7 pollici circolate sinora.

Per questo motivo il tablet di RIM e quelli Android come il Galaxy Tab non potranno competere con iPad. Tra l'altro, per ammissione della stessa Google, Android sui tablet è ancora acerbo. "I tablet da 7 pollici sono morti sul nascere. I produttori di questi dispositivi impareranno la dolorosa lezione e li abbandoneranno per passare il prossimo anno a dimensioni maggiori, lasciando per strada consumatori e sviluppatori", ha sentenziato Jobs, aggiungendo che gli avversari di Apple faticheranno non poco a raggiungere i prezzi di vendita di iPad conservando la stessa qualità.

Dichiarazioni pesanti che, anche se solleveranno scetticismo, potrebbero non essere così insensate. Il filo conduttore tra tablet e netbook potrebbe essere molto forte. Agli albori della categoria dei netbook tutti avevano puntato sui prodotti da 7 pollici, salvo poi accorgersi che per diversi motivi non soddisfacevano i consumatori. In men che non si dica si è arrivati allo standard attuale, circa 10 pollici. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca: anche nel settore dei tablet vedremo un simile andamento? Lo scopriremo il prossimo anno.

Passando agli smartphone, Jobs ha avuto parole poco gradevoli per RIM e Google. La prima "si sta muovendo al di fuori della propria zona in modo da diventare un'azienda software. Non prevediamo che avranno successo. Hanno una grande montagna da scalare davanti a loro".

Su Google, oltre a parlare di dati poco chiari sulle vendite di prodotti Android, Jobs si è lasciato andare a critiche precise. "Android è frammentato".

Uno sviluppatore - secondo Jobs - si trova quindi ad avere a che fare con più versioni a cui prestare attenzione e la mancanza di regole farà sì che presto Amazon, Vodafone e Verizon apriranno i propri app store portando ulteriore scompiglio. "L'open non vince sempre sul mondo chiuso. Crediamo che l'approccio integrato trionferà sempre su quello frammentato. Gli utenti e gli sviluppatori concorderanno", ha concluso Jobs.