Al primo sguardo le sneaker ShiftWear farebbero accapponare la pelle a qualsiasi fashion blogger. Il design apparentemente è anonimo ma in pochi secondi chiunque cambierebbe idea comprendendone il potenziale. Già, che ne direste infatti di una scarpetta sportiva con schermo e-paper a colori ad alta risoluzione che riproduce immagini statiche oppure dinamiche?
Ora, è evidente che gli schizzinosi, i criticoni per partito preso e gli integralisti anti-moda si coalizzeranno per gettare fango su questo progetto di crowfunding (Indiegogo). Ma con uno sguardo neutrale bisogna riconoscere che questo potrebbe essere il futuro. Un paio di Nike analoghe andrebbero a ruba. Soprattutto perché l'app per smartphone consente di personalizzare a piacimento la grafica delle scarpe. ShiftWear ha pensato persino a un mercatino online in cui i designer potrebbero proporre le loro elaborazioni digitali.
La realizzazione della linea ShiftWear comunque è una sfida ardua. Con 25mila dollari raccolti la startup assicura la realizzazione di un prototipo impermeabile con suole cucite in kevlar, autonomia di 30 giorni e le caratteristiche chiave.
A quota un milione si parla della produzione in scala delle sneaker con pannello e-paper a colori integrato. Oltre i 2 milioni sarebbero integrati anche i moduli per la ricarica wireless e quello per la generazione energetica tramite movimento. A quota 3 milioni l'azienda monterebbe la tecnologia touch sullo schermo, mini-altoparlanti wireless impermeabili e sensori di movimento per variare il design in base alla camminata.
Il modello base (L1 Classic) costa 150 dollari, quello da basket (H1 Classic) costa 350 dollari e infine il Limited Edition M1 Classic ben 1.000 dollari. Quest'ultimo sarebbe contraddistinto da uno schermo flessibile disposto sull'intera tomaia.