L'Apple A6 dell'iPhone è un dual-core progettato a mano

Gli esperti di iFixIT hanno esaminato l'Apple A6, scoprendo un SoC ARM dual-core con tre core grafici. Tra le varie particolarità, quella più impressionante è la progettazione manuale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli esperti di iFixIt e Chipworks hanno analizzato al microscopio il SoC Apple A6, microchip che costituisce il cuore pulsante del recentissimo iPhone 5, che sarà in vendita anche in Italia da venerdì – alcuni negozi faranno un'apertura straordinaria a mezzanotte per accogliere i fan.

Gli esperti di Chipworks hanno usato un sistema a "bombardamento di ioni" per rimuovere strati di silicio dal chip e farne emergere la struttura, per poi osservarla con un potente microscopio elettronico. Si sono scoperti così alcuni aspetti curiosi dell'Apple A6, uno dei quali sorprendenti. È emerso infatti che il layout del dual-core ARM (evidenziato nell'immagine sottostante con "Dual ARM Cores") è stato realizzato a mano, poiché differisce dal layout classico delle GPU sottostanti, elementi che solitamente seguono le stesse regole di progettazione.

Apple A6 al microscopio

Si conferma poi il fatto che l'A6 è prodotto da Samsung, probabilmente nella fabbrica nella quale l'azienda coreana ha recentemente investito 4 miliardi di dollari. Si ritrova anche il gigabyte di RAM prodotto da Elpida già visto con la prima analisi interna dell'iPhone 5. Questo, lo ricordiamo, non implica che Samsung non fornisca più RAM ad Apple, ma solo che l'azienda di Cupertino potrebbe avere più di un fornitore per questo e altri componenti.

L'Apple A6 è un chip realizzato a 32 nanometri, il cui die occupa un area di 96,71 millimetri quadrati. Al suo interno trovano posto due core ARM e tre core grafici PowerVR. Ciò che è del tutto sorprendente, quasi disarmante, è che la disposizione di questi blocchi logici sia stata realizzata a mano – ammesso che l'ipotesi di iFixit sia corretta.

Normalmente questo compito è delegato a un computer e a software dedicati, ma Apple ha deciso di dare ai propri ingegneri un lavoro certosino che probabilmente è durato almeno un paio d'anni. Questa scelta fa ovviamente salire notevolmente i costi di ricerca, ma ha anche un altro effetto collaterale.

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Come sappiamo infatti l'iPhone 5 è in grado di battere la concorrenza in quasi tutti i test, e questo nonostante molti smartphone moderni siano dotati di più potenti CPU quad-core. Il design manuale del layout è una possibile spiegazione a questa vittoria, insieme naturalmente al fatto che Apple sviluppa anche il proprio software e in questo modo riesce a ottenere il massimo dell'ottimizzazione.

Il commento degli esperti sull'Apple A6

Quanto scoperto da iFixIt infine giustifica le stime secondo cui Apple ha speso almeno 500 milioni di dollari nello sviluppo del SoC A6. Questo tuttavia potrebbe restare l'unico esempio di chip progettato a mano per molti anni. Nel 2013 è atteso l'A6X, seguito dall'A7 nel 2014; ma visto che Apple sembra aver trovato un design vincente, e probabile che lo manterrà anche in futuro e che affiderà a un computer eventuali modifiche.