LG ha depositato i brevetti per due nuovi brand, "LG G Pay" e "G Pay", registrandoli sia in Corea che in Occidente, che sia un indicatore piuttosto esplicito della volontà di proporre una propria variante dei servizi di pagamento mobile in rampa di lancio?
Il recentissimo V10 ha infatti sul retro un sensore biometrico per le impronte digitali che, fino ad oggi, si riteneva potesse servire all'autenticazione in caso di pagamenti tramite Android Pay, ma questi brevetti lascerebbero intendere intenzioni differenti, sulla falsariga di quanto sta facendo la connazionale Samsung col suo Samsung Pay.
Farsi da sé soluzioni e tecnologie sembra l'ultima tendenza di mercato, iniziata con i SoC e continuata con i sistemi operativi (tutti vorrebbero sganciarsi da Android e utilizzare una propria soluzione), sembra si stia allargando ora anche ad altri ambiti, ma avrebbe davvero senso l'ennesimo competitor di Apple Pay?
Entrare nel complesso mondo dei pagamenti da mobile infatti si sta già rivelando piuttosto difficile per dei colossi come Apple e Samsung ed è lecito domandarsi se, con Android Pay già pronto, c'era poi davvero bisogno di un'ennesima soluzione, tenendo conto che il peso, industriale e di mercato, di LG non è così elevato da poter davvero far pensare all'azienda coreana di avere in mano la soluzione che avrà la meglio sulle altre, ma si tratta ovviamente di considerazioni fatte dall'esterno da chi non può possedere tutti le tessere del puzzle.
Fatto sta che da fuori sembra un'operazione alquanto dubbia, che solleva non poche perplessità, voi cosa ne pensate?