LiMo e WAC, l'incubo Linux della telefonia mobile

LiMo e Wholesale Applications Community sono in trattativa per siglare un'alleanza. Gli associati LiMo che puntano alla diffusione di Linux in ambito mobile potrebbero trarre grandi vantaggi dai più importanti operatori mondiali.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La Fondazione LiMo e WAC (Wholesale Applications Community), rispettivamente l'alleanza Linux per il mercato mobile e l'organizzazione degli operatori a favore di un "application store" unico, stanno pensando di siglare un accordo di cooperazione. "La prima risposta è stata molto calda", ha dichiarato il capo di LiMo, Morgan Gillis. "Il settore sta cercando un approccio indipendente. Si sta comportando in modo cooperativo e coordinato cercando di tenere testa alla nuova concorrenza".

panasonic p906i, uno dei primi cellulari LiMo del 2008

A questo punto il problema potrebbe essere rappresentato proprio dal consistente numero di attori in gioco. "LiMo conosce le sfide che riguardano la costruzione di standard su commissione. Mettere d'accordo su uno standard oltre 20 operatori con interessi che confliggono non sarà un compito facile
", sostiene Geoff Blaber, analista di CCS Insight. In ogni caso, a suo parere, "queste iniziative stanno fornendo mezzi indipendenti e neutrali per consentire agli operatori di produrre proprie applicazioni e servizi contrastando la crescente concorrenza da parte di attori del web e produttori di altri settori che cominciano ad affacciarsi al mondo della telefonia".

Insomma, è evidente che un'alleanza tra gli operatori mobili più importanti del mondo e colossi del calibro di Motorola, NEC, NTT DoCoMo, Panasonic e Samsung, concentrati in soluzioni Linux veramente open source, rappresenta un potenziale pericolo per Nokia, Google, Microsoft e Apple.