L'iPhone 7 ha già fatto arrabbiare 200.000 persone

Le voci secondo cui l'iPhone 7 potrebbe perdere la tradizionale presa jack per le cuffie sono tutt'altro che confermate, ma una parte del pubblico è preoccupata. Qualcuno ha anche messo in piedi una petizione, e già in 200.000 stanno chiedendo ad Apple di non farlo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le voci sull'iPhone 7 hanno suggerito diverse volte che il prossimo smartphone Apple potrebbe essere privo della presa jack per le cuffie. Proprio ieri Fast Company ha pubblicato un articolo secondo il quale non è una voce ma una realtà - e aggiunge che il telefono probabilmente avrà ricarica wireless e impermeabilità.

La possibile, o probabile, mancanza della presa jack è tuttavia il dettaglio che più di tutti ha impressionato il pubblico. A tal punto che esiste una vera e propria petizione per chiedere ad Apple di fare un passo indietro. E si sono già accodate più di 200.000 persone, preoccupate del fatto che il loro prossimo iPhone non sarà compatibile con i comuni connettori per le cuffie - obbligando a prendere un modello con connettore Lightning, un adattatore o una cuffia Bluetooth.

"È un'azione tipica da Apple", si legge sul testo della petizione, "Alcuni anni fa hanno sostituito il connettore originale con uno nuovo, rendendo inutili un enorme numero di cavi e caricatori. Apple si vanta della propria fama di ecosostenibilità, ma in verità ha solo fatto investimenti in energie rinnovabili, e ha cominciato a eliminare i prodotti tossici solo quando la pressione pubblica si è fatta troppo forte per ignorarla. In passato il potere della gente è servito, possiamo farlo ancora".

A sostenere la petizione, quindi, si chiamano in causa questioni ambientali. Abbandonare la presa jack tradizionale non solo peserebbe sul consumatore, obbligandolo a spendere di più per comprare accessori compatibili, ma di pari passo porterebbe anche a un impatto ambientale maggiore. La petizione invita i consumatori a farsi sentire da Apple, così da spingerla a rispettare i propri clienti e il pianeta.

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Detto questo, sembra abbastanza assurdo impegnarsi in una petizione su un prodotto che ancora non esiste, basandosi su voci non confermate e che potrebbero anche essere completamente sbagliate. E anche ammesso che l'iniziativa abbia successo, è davvero improbabile che Apple la tenga in considerazione per le proprie decisioni: che l'iPhone 7 abbia la presa jack standard oppure no, di certo non dipenderà da questa petizione. Anche se naturalmente l'azienda farà (o ha fatto) le sue indagini di mercato, per capire se il pubblico è pronto oppure no a questo cambiamento.

A proposito di cuffie, inoltre, l'articolo di Fast Company suggerisce anche che Apple integrerà la tecnologia di riduzione del rumore attiva - una capacità davvero molto apprezzata, e che di solito alza molto il prezzo delle cuffie. Nel caso dell'iPhone, però, pare che il software sarà nel telefono, oltre che nelle cuffie stesse: chi vorrà creare accessori compatibili dovrà prendere una licenza da Apple.

L'articolo si spinge ancora oltre, e ventila l'ipotesi che Apple non darà più un paio di cuffie nella confezione, limitandosi a venderle separatamente.

iphone7 petizione

Di certo anche questa ultima possibilità farebbe arrabbiare parecchio i clienti di Apple. Forse è proprio per monitorare eventuali malumori, allora, che Apple ha comprato Emotient. Si tratta di una società che sfrutta l'Intelligenza Artificiale per leggere le emozioni delle espressioni facciali.

Apple non ha detto cosa vuole farne, ma è noto che l'azienda sta investendo molto nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Probabilmente entro qualche anno Siri potrebbe guardarci in faccia e dirci "Sembri preoccupato. Forse è per quella mail del tuo collega?", o qualcosa del genere.

Ovviamente una capacità simile potrebbe rivelarsi molto utile per un assistente virtuale sullo smartphone, e ancora di più in auto - sarebbe possibile per esempio rilevare lo stress e agire sui sistemi di bordo per ridurre i rischi. Intel ci mostrò proprio questo nel 2014, con un'auto capace di frenare da sola o anche di fermarsi se il guidatore è troppo stressato - per esempio perché il suo nuovo smartphone non ha la presa per le cuffie.

Infine ma non ultimo, vale la pena di (almeno) menzionare un brevetto registrato da Apple e che riguarda la fotocamera posteriore. Il documento si aggiunge a uno simile di cui avevamo parlato lo scorso aprile, e descrive una doppia ottica che possa fornire un potente zoom insieme a un grandangolo. Come sempre, non c'è modo di sapere se e quanto questo brevetto diventerà qualcosa di concreto. 

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