L'iPhone avrà la fotocamera con multitouch, filtri ed effetti

Alcuni brevetti Apple descrivono l'applicazione di effetti e filtri con gesture sul display, ma anche la possibilità che l'iPhone stesso decida quando una inquadratura è ben fatta e bisogna scattare

Avatar di Francesco Pignatelli

a cura di Francesco Pignatelli

Apple ha registrato alcuni brevetti che anticipano come si potrebbe usare la fotocamera dell'iPhone in una sua prossima versione. I brevetti descrivono infatti: come usare gesture multitouch per applicare filtri ed effetti speciali in tempo reale, mentre si inquadra; una funzione grazie alla quale sarebbe direttamente l'iPhone a indicare quando l'immagine inquadrata è "giusta" ed è il caso di scattare; vari metodi con cui risolvere direttamente sull'iPhone il problema dell'effetto "occhi rossi". I brevetti non indicano esplicitamente l'iPhone, ma si estendono a tutti i dispositivi elettronici con funzioni di fotocamera.

Un esempio di effetto-tunnel applicato con un tocco sullo schermo: l'esposizione è calcolata sull'area grigioa centrale, preminente rispetto al resto dell'inquadratura perché questo sarà "cancellato" dall'effetto

Il brevetto più interessante è denominato Gesture-Based Configuration of Image Processing Techniques e descrive vari gesti attraverso cui l'utente di uno smartphone dotato di funzioni fotografiche potrebbe interagire con l'immagine mostrata sul display (l'inquadratura) per applicare effetti speciali o per variare l'impostazione di alcuni parametri di scatto. Buona parte del brevetto è legata a come controllare il calcolo dell'esposizione - ma il principio vale anche per la messa a fuoco o il bilanciamento del bianco - quando sullo schermo si mostra un'immagine della scena inquadrata già modificata da effetti speciali o ritagli. Questo lascia intendere che gli effetti e le modifiche all'inquadratura si possano rendere in tempo reale mentre si "costruisce" la foto e non solo banalmente dopo lo scatto. Il problema affrontato dal brevetto è che in tali casi l'immagine sullo schermo non corrisponde più esattamente alla scena inquadrata e i calcoli vanno effettuati sulle zone che l'utente ha indicato come rilevanti, tralasciando le altre.

L'algoritmo per valutare la qualità di un'immagine, ad esempio con la regola dei terzi (in basso), decide di applicare un badge (la bandierina 605, in alto) all'inquadratura e di bloccarla, per consentire uno scatto ideale

Un secondo brevetto, denominato Assisted Image Capture, delinea una modalità di funzionamento in cui il software operativo dello smartphone con fotocamera analizza l'immagine inquadrata e stabilisce, in base alle regole di composizione fotografica, se questa è "ben fatta" e lo indica all'utente, bloccando l'immagine stessa o visualizzando un indicatore apposito sullo schermo. Il brevetto descrive in dettaglio che, ad esempio, quando lo smartphone riconosce che si sta inquadrando una persona sola potrebbe applicare la regola dei terzi, mentre se l'inquadratura comprende un gruppo di persone sceglierebbe la regola della sezione aurea. Sempre secondo il brevetto, una inquadratura si potrebbe considerare "giusta" anche in base alla distribuzione dell'istogramma della luminosità.

Un tocco sullo schermo indica la zona interessata dal problema occhi rossi, che viene analizzata in vario modo per evidenziare il tipo di difetto e impostare la maschera conseguente

Altri cinque brevetti sono tutti dedicati al riconoscimento e alla rimozione dell'effetto occhi rossi e sono infatti denominati Red-Eye Removal Using Multiple Recognition Channels. I brevetti descrivono come rilevare la presenza di varie tipologie dell'effetto occhi rossi: il "red eye" classico con una prevalenza di colore rosso nella pupilla illuminata dal flash, il "golden eye" senza dominante rossa ma con una dominante mista rosso/arancio/giallo/bianco, il "white eye" in cui c'è una dominante bianca legata al riflesso della luce del flash. Ciascun tipo di "occhi rossi" viene evidenziato con algoritmi diversi di analisi dei canali RGB dell'immagine e risolti con una mascheratura differente. In questo caso il multitouch c'entra poco: l'utente deve solo toccare la zona interessata dal problema e lasciar fare al software dell'iPhone.