Apple ha copiato l'iPhone da Sony, quindi se c'è un plagio è lì che bisogna cercarlo. Per dimostrarlo Samsung ha tirato fuori dal cassetto una trentina di disegni e foto con i prototipi che sarebbero stati realizzati durante l'iter progettuale degli iPhone.
Li abbiamo radunati nella galleria che trovate in questa notizia: si passa da un iPhone in alluminio dai bordi curvi a uno bianco con un'accentuata bombatura sul pannello retrostante, per arrivare a quello di forma ottagonale. Non si può non notare che un prototipo ha il marchio Sony in evidenza.
Apple ha copiato l'iPhone da Sony?
Samsung lo fa risalire al 2006, quando fu pubblicata un'intervista di Yujin Morisawa, uno dei designer di Sony, che descrisse il concept di un prodotto con un grande schermo, angoli arrotondati, privo di tasti meccanici. Secondo l'azienda sud coreana Tony Fadell, allora presidente di Apple, portò le dichiarazioni di Morisawa all'attenzione di Jobs e Jonathan Ive e da lì partirono i progetti per il primo iPhone.
Nella deposizione Samsung scrive che "il designer industriale di Apple Shin Nishibori fu incaricato di preparare un design Sony-like per un telefono e quindi furono preparati dei disegni in CAD e un modello tridimensionale" (che sono presenti nelle foto a corredo, NdR.).
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Proseguendo nella lettura della deposizione di Samsung si apprende che l’8 Marzo 2006 il progettista di Apple Richard Howarth affermò che, contrariamente ad un altro design interno in fase di valutazione, quello Sony-style di Nishibori permetteva di avere "un prodotto molto più piccolo, con una forma molto più comoda da tenere appoggiata all'orecchio e in tasca".
Nelle foto si vedono inoltre un dispositivo allungato contraddistinto dal nome in codice N90, apparentemente con un piccolo schermo e lo spazio per una zona di tastiera, e uno con gli angoli un po' squadrati che ricorda il Motorola 4G Photon.
Nel gruppo ci sarebbe anche il possibile prototipo del prossimo iPhone: grande display, niente tasto Home e copertura posteriore bicolore.
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A Cupertino si riciclano le buone idee? D'altronde come diceva Jobs parafrasando una frase di Picasso "i bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano", ma la tesi di Samsung è tutta da dimostrare. Per ora sembra semplicemente di assistere al preludio dell'ennesima zuffa da cortile in cui la maestra (il giudice, NdR.) deve intervenire a sedare i litiganti.