Mai più uno smartphone senza schermo AMOLED

Samsung e LG incrementano la capacità produttiva di AMOLED, ma l'entrata nel settore delle aziende taiwanesi, cinesi e giapponesi consentiranno di arrivare a una produzione di 168 milioni di unità.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Il prossimo anno ci sarà un'invasione di AMOLED. Il peso della produzione non sarà più solo sulle spalle di LG e Samsung. Le due aziende stanno già investendo per ampliare la capacità produttiva (Samsung OLED, la produzione mette il turbo), ma presto anche realtà cinesi, taiwanesi e giapponesi entreranno nel mercato consentendo di avere non solo più AMOLED, ma anche prezzi più concorrenziali.

Samsung Mobile Display (detentrice di oltre il 90% del mercato AMOLED quest'anno), divisione del colosso sud coreano, ha avuto infatti non pochi problemi a gestire le richieste dei pannelli - anche interne - negli ultimi mesi. Ne è riprova il fatto che produttori come HTC hanno virato sul Super LCD per carenza di AMOLED (HTC punta su AMOLED e LCD IPS, rischio confusione - Pochi AMOLED, un problema per i terminali Android - HTC Desire e il Nexus One con Sony Super LCD - HTC Desire con AMOLED contro SuperLCD, verdetto).

Secondo Digitimes Research nel 2011 l'incremento della produzione dovrebbe consentire vendite di pannelli AMOLED per 168 milioni di unità. La quota di Samsung Mobile Display scenderà al 70%, mentre i produttori coreani, globalmente, avranno l'80%.

Le taiwanesi AU Optronics, Chimei Innolux e Wintek hanno iniziato a mettere a punto i propri impianti per la produzione di AMOLED, contribuendo così a offrire maggior scelta ai produttori di smartphone nell'approvvigionamento. Infine, la Cina. Secondo Digitimes nel paese stanno completando la filiera e creando centri di ricerca per lo sviluppo degli OLED.