Mali-T860, T830 e T820: come sono le nuove GPU di ARM

L'inglese ARM ha presentato tre nuove GPU per SoC mobile. T860 può contenere fino a 16 core, mentre le altre due ne integrano un massimo di quattro. Svelati anche il video accelerator Mali-V550 e il display processor Mali-DP550.

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a cura di Manolo De Agostini

ARM ha presentato le nuove GPU Mali-T860, T830 e T820 per system on chip destinati a smartphone e tablet che saranno in commercio tra la fine del 2015 e il 2016. L'azienda inglese finora ha riscosso molto successo nella sua azione nel comparto grafico, raggiungendo 50 milioni di GPU distribuite nel 2011 per poi toccare i 150 milioni nel 2012 e i 400 milioni nel 2013.

Nonostante l'ottimo andamento gli avversari sono agguerriti, primo fra tutti Imagination Technologies. Per questo l'azienda rilancia, e lo fa partendo da Mali-T860, una GPU di fascia alta che prende il posto del Mali-T760. Secondo quanto dichiarato da ARM questa soluzione è fino al 45 percento più efficiente rispetto al chip grafico Mali-T628 "vecchio" di due generazioni.

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La GPU scala fino a un massimo di 16 core, cosa teoricamente possibile anche con il Mali-T760 che però è stato usato al massimo in configurazione a otto core - probabilmente per via dei consumi energetici. Il Mali-T860 potrebbe davvero raggiungere i 16 core, non solo attraverso i miglioramenti dell'architettura, ma anche grazie all'uso di processi produttivi più avanzati.

La nuova GPU supporta anche uno spazio colore YUV 10-bit in input e output, OpenGL ES 3.1 e OpenCL 1.2. Lo standard OpenCL 2.0 è stato finalizzato lo scorso anno e i test di conformità sono stati avviati all'inizio di quest'anno ma sembra non ci sia stato abbastanza tempo per far sì che ARM integrasse il supporto nelle nuove GPU. Mali-T860 è compatibile anche con il RenderScript Compute di Android e le DirectX 11.1 in modo completo.

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La soluzione di fascia bassa Mali-T820 e quella mainstream Mali-T830 sembrano avere un'architettura di base simile, con la principale differenza tra le due insita nel fatto che la prima ha solo un ALU/core, mentre la seconda ne ha due. Entrambe le GPU hanno incrementato l'efficienza per area del 50% e sono più veloci fino al 55% rispetto al chip Mali-T622, un chip che è due generazioni prima.

A differenza del Mali-T860 queste GPU possono scalare fino a quattro core shader. Le due GPU supportano OpenGL ES 3.1, OpenCL 1.2 e RenderScript Compute, ma solo le DirectX 11.1 FL9_3 (DirectX 9.3-level). Tutte e tre le GPU gestiscono il nuovo formato di compressione delle texture ASTC e l'ARM Frame Buffer Compression (AFBC), due caratteristiche che permettono di sfruttare il bandwidth in modo più efficiente.

ARM adotta inoltre altre tecnologie come la Transactional Elimination (TE) e la Smart Composition (SC) per impedire che la GPU ridisegni la stessa grafica nuovamente se questa non cambia. Ciò potrebbe avere un impatto benefico sulla batteria, dato che così il chip dovrà disegnare meno elementi dell'interfaccia utente. Inoltre le prestazioni di gioco potrebbero migliorare.

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Il progettista inglese ha anche realizzato un cosiddetto "video accelerator" chiamato Mali-V550, il successore del V500 presentato lo scorso anno. Entrambi supportano i 1080p60 (Full HD a 60 FPS) su un singolo core e la riproduzione di video 4k120 su tutti e gli otto i core, con la differenza principale che il Mali-V550 è in grado di gestire il nuovo codec video HEVC e lo spazio colore YUV 10-bit, incrementando così l'accuratezza del colore di quattro volte per i video compatibili.

Questa soluzione impatta meno sul bandwidth di sistema grazie ad AFBC e risparmia un ulteriore 35% del bandwidth durante lo streaming Miracast attraverso Motion Search Elimination. Infine, ARM ha introdotto anche Mali-DP550, un cosiddetto "display processor" che rappresenta il successore del Mali-DP500. Questo chip può fare composizione della scena, rotazione, scaling, post-processing e output in un singolo passaggio. Come il V550 supporta AFBC e Motion Search Elimination.

Il Mali-DP550 può gestire la composizione fino a sette layer - quattro in più del DP500 - e scala fino a risoluzione 4K. Il display processor può interfacciarsi con SoC di terze parti e può essere personalizzato con algoritmi specifici da chi lo usa, in modo da differenziare i propri prodotti dalla concorrenza. Il DP550 è pronto per tutti i formati principali di visualizzazione oltre che un'ampia gamma di formati pixel RGB/YUV, incluso YUV 10-bit.