Mate 20 e Mate 20 Pro: la produttività con i top di gamma Huawei - L'editing fotografico

La modalità Proiezione Facile, integrata da Huawei nel Mate 20 e Mate 20 Pro, consente di collegare i due smartphone a un monitor esterno avendo accesso a un ambiente desktop su base Android e sfruttandone a pieno le potenzialità fotografiche.

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a cura di Tom's Hardware

Dopo la prima puntata, in cui vi abbiamo mostrato le potenzialità produttive del Mate 20 e Mate 20 Pro grazie alla modalità "Proiezione Facile", oggi riportiamo l'attenzione sugli attuali smartphone top di gamma Huawei. Abbiamo infatti pensato di sfruttare queste funzionalità per operazioni ancora più complesse rispetto a quella di scrittura degli articoli: oggi ci occuperemo infatti dell'editing fotografico.

Si tratta di un ambito - quello fotografico appunto - su cui entrambi gli smartphone sono particolarmente focalizzati. Nella nostra recensione abbiamo definito il Mate 20 Pro come uno dei migliori dispositivi per scattare fotografie, specie in notturna, grazie soprattutto ai tre sensori posteriori coadiuvati dagli algoritmi di intelligenza artificiale.

La questione dell'editing è però più complessa. In questo caso infatti gli smartphone si scontrano inevitabilmente con il loro form factor e modalità di interazione: i display sono troppo piccoli e il touch screen decisamente scomodo per effettuare un foto ritocco un po' più professionale, magari per chi svolge determinate professioni o per chi con i social ci lavora. Ed è proprio in quest'ottica che arriva in aiuto la modalità Proiezione Facile.

Accesso alla modalità Proiezione Facile

La procedura è davvero intuitiva, praticamente non necessita di passaggi in quanto viene gestito tutto in automatico dal software. La prima volta che si utilizza, sullo smartphone vengono visualizzate le schermate che potete osservare nella galleria sottostante, in cui semplicemente viene illustrato il funzionamento. In buona sostanza, l’unica operazione da compiere è quella di posizionare il monitor esterno (o anche un televisore) sull’uscita HDMI a cui è stato collegato il Mate 20 o Mate 20 Pro.

Discorso differente nel caso in cui si voglia utilizzare la modalità Proiezione Facile wireless, senza dunque l’utilizzo del cavetto, sfruttando lo standard Miracast. Come detto in apertura, occorre un monitor esterno o un televisore compatibile con questo protocollo. Nel caso si abbia a disposizione, basterà seguire la procedura sottostante.

  1. Recarsi nelle impostazioni
  2. Selezionare la voce “Connessione dispositivo”
  3. Selezionare la voce “Proiezione facile”
  4. Abilitare l’opzione “Proiezione wireless” e selezionare la sorgente esterna che comparirà subito sotto

Completato l’accesso, a prescindere che venga eseguito con il cavetto o wireless, ci si ritroverà di fronte alla schermata che vedete ritratta nell’immagine: una barra degli strumenti sulla parte bassa, con a destra alcune informazioni (Wi-Fi, ricezione, percentuale batteria ecc…) e a sinistra il pulsante per accedere alle varie applicazioni installate sul Mate 20 o Mate 20 Pro; due colonne di programmi, che poi sono quelli che ci si ritroverà a utilizzare più spesso in questa modalità. Insomma, almeno graficamente, un sistema operativo desktop.

L'utilizzo dei software di ritocco fotografico

Sfruttando la possibilità di collegare wireless mouse e tastiera, capite bene come l'editing delle fotografie diventi un'esperienza decisamente più appagante, anche perché si ha a disposizione uno schermo esterno con una diagonale molto ampia. Mate 20 e Mate 20 Pro hanno a disposizione un'applicazione di foto ritocco integrata direttamente nella galleria.

Si tratta di un servizio completo per un editing basilare. Oltre alla possibilità di aggiungere una serie di filtri agli scatti, consente anche di intervenire sulla messa a fuoco e su tutta una serie di parametri come luminosità, contrasto, saturazione, nitidezza, ombre e tonalità. Non manca ovviamente la possibilità di ritagliare e ruotare le immagini a piacimento, a seconda delle esigenze.

Abbiamo pensato però di spingerci oltre, installando sui due smartphone l'intera suite mobile di Photoshop: da Sketch a Express passando per Mix, fino ad arrivare a Fix. Applicazioni che, pur non offrendo tutte le funzionalità presenti sulle controparti desktop, consentono comunque di effettuare un editing fotografico sui dispositivi mobili decisamente completo, quasi professionale sapendo ben utilizzare gli strumenti a disposizione.

Occorre inoltre sottolineare un aspetto importante. Nessuna delle applicazioni della suite di Photoshop è ottimizzata per Proiezione Facile, come del resto viene chiarito con un messaggio a schermo a ogni avvio. Nonostante questo però, non abbiamo riscontrato bug o criticità di sorta, riuscendo tranquillamente a utilizzarle tutte nella modalità in questione. L'unica che - di fatto - non funziona in quanto non riesce a caricare le immagini dall'archivio è Lightroom CC.

Poter utilizzare mouse e tastiera esterni fa davvero la differenza con la suite di Photoshop. Le funzionalità sono ben note, ma la possibilità di sfruttare un sistema di input fisico in abbinata a un monitor esterno mette a disposizione dell'utente un'esperienza completamente diversa da quella a cui ci hanno abituati gli smartphone. E poi, nel caso specifico del Mate 20 e Mate 20 Pro, tutto è sostenuto da una piattaforma hardware che convince anche in questo contesto.

Il Kirin 980 non va praticamente mai in difficoltà. Le temperature rimangono al di sotto dei 50° centigradi anche dopo un utilizzo prolungato della modalità Proiezione Facile, senza dunque far percepire mai calore dalla scocca posteriore degli smartphone. I due core ad alte prestazioni raggiungono i 2,26 GHz solo quando viene richiesta particolare potenza, e riescono a mantenere la frequenza in maniera costante. I 2 GB di RAM in meno del Mate 20 si percepiscono solo in pochi frangenti.

Insomma, l'esperienza di editing fotografico con la modalità Proiezione Facile è un qualcosa di profondamente differente rispetto alla semplice possibilità di collegare un monitor esterno allo smartphone. La speranza è che Huawei continui a lavorare per ampliare il numero di applicazioni che la supportano ufficialmente, in quanto anche con la suite di Photoshop è possibile notare, in alcuni casi, una non perfetta visualizzazione degli elementi a display. Nulla comunque che comprometta la produttività.

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