Medfield: Intel a nozze con Android, ma non oggi

Intel ha mostrato uno smartphone con chip Medfield realizzato a 32 nanometri. L'azienda ha fatto grandi passi avanti sui consumi durante l'uso, ma sullo standby è rimasta vaga. La produzione inizierà nel corso dell'anno.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

I primi sample del system on chip Intel Medfield per smartphone stanno arrivando nelle mani dei primi clienti, mentre la produzione inizierà nel corso dell'anno. Parte da Medfield, un chip a 32 nanometri, l'avventura del colosso dei microprocessori per PC in un mondo ostile, in cui ARM la fa da padrone.

È un primo passo e ancora non è chiaro quando vedremo i primi smartphone Medfield in commercio, ma Anand Chandrasekher di Intel ha mostrato, nel video che potete osservare in questa news, un terminale Android basato proprio sulla piattaforma Intel.

Dell'ingresso di Intel nel settore smartphone si parla da molto tempo, ma l'azienda ha sempre dovuto rimandare a causa di un problema molto chiaro: i consumi troppo elevati. In un mercato dove si sta cercando di aumentare la potenza senza intaccare l'autonomia, i precedenti design erano fuori posto.

Con Medfield, Intel ha lavorato sodo e secondo Chandrasekher l'azienda ha oggi "l'architettura più efficiente sul pianeta per quanto riguarda il consumo attivo", tanto da consentirgli una durata d'uso più prolungata della concorrenza, circa tre volte. Il problema riguarda semmai i periodi di standby, sui quali Chandrasekher è però rimasto vago.

Non sappiamo attualmente chi stia testando la piattaforma Medfield. In passato LG ha mostrato un prototipo basato su piattaforma Moorestown, ma l'azienda potrebbe non essere l'unica ad aver varcato la galassia di Intel. Di certo i prossimi anni saranno cruciali: gli investimenti di Intel sul settore sono ormai tutti in campo e l'azienda, prima o poi, vorrà iniziare a monetizzare. Il 2012 potrebbe essere un anno importante, ma ne sapremo certamente di più nei prossimi mesi.