Mediatek: smartphone addio, benvenuto supercomputer tascabile
Quattro persone su cinque presto avranno in tasca un supercomputer nella forma di uno smartphone. La frase sibillina è estrapolata da una conferenza che Mediatek ha organizzato a Londra, lo scorso 30 settembre. Non ci sono state novità di rilievo, non nuovi processori né nuovi dispositivi, ma il MediatekLEF 2015 (Mediatek London Executive Forum) è stato certamente l'occasione per tirare le somme sul mondo degli smartphone, delineare l'immediato futuro e dare uno sguardo all'Internet of Things.
Tanto per cominciare, i rappresentanti di Mediatek hanno voluto sottolineare il loro ruolo nel settore. Con poco più del 30% di mercato, quest'azienda si classifica come il terzo produttore al mondo tra quelli fabless, vale a dire privi di proprie fabbriche. Prima di lei Qualcomm e Broadcom, e al quarto posto Nvidia. Naturalmente è una classifica che trascura il colosso Intel e la rivale AMD, ma comunque aiuta a comprendere la posizione di Mediatek nel settore.
Un'azienda di rilievo dunque, che oltre agli smartphone produce hardware dispositivi di ogni genere (TV, DVR, feature phone, smartwatch e tanto altro). Che di recente ha creato i Mediatek Labs e iniziato a costruire una comunità di sviluppatori e maker intorno ad essi.
Comunque sia gli smartphone sono i protagonisti della nostra epoca, e i rappresentati Medaitek hanno constatato con una certa delusione che il processore non è un parametro preso in considerazione dai consumatori; chi deve scegliere un nuovo smartphone guarda prima di tutto a dimensioni dello schermo, autonomia, e qualità della fotocamera.
Ecco perché alla MediatekLEF di Londra si è parlato d'altro, non solo di processori, frequenze o numero di core. Si sono toccati argomenti diversi, ma non prima del solito rito in cui il reparto marketing, rappresentato da Johan Loedius, snocciola numeri per raccontare il successo dell'azienda.
Loedius nota per esempio che Mediatek è passata da zero a 150 milioni di chip LTE nel giro di un anno e mezzo. Che con il Meizu M4, nel dicembre 2014, l'Helio X10 fu il primo chip Mediatek a ottenere il primo posto nel benchmark Antutu. L'azienda è stata anche la prima a introdurre lo slow motion a 480 FPS su smartphone, nonché la compatibilità con schermi a 120 Hz. Con la tecnologia CorePilot 3.0 – su cui torneremo più avanti – Mediatek ha inoltre realizzato il chip Helio X20, che usa un'insolita configurazione a dieci core organizzati in tre cluster. Con il Mediatek MT 8173, inoltre, l'azienda è stata la prima a presentare e usare un chip basato sull'architettura ARM Cortex A72.