Microsoft vuole lo sconto da Apple sugli acquisti in-app

Apple vuole da Microsoft il 30 percento di tutte le transazioni che passano dall'App Store, ma l'azienda di Redmond non ci sta. Un accordo è praticamente impossibile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft vuole lo sconto da Apple, ma quest'ultima ha risposto picche e ha rifiutato l'ultimo aggiornamento di SkyDrive per iOS. La nuova "mela" della discordia sono gli acquisti in-app e la percentuale del 30% che Apple chiede a tutti gli sviluppatori che pubblicano sull'App Store, Microsoft compresa.

Il problema è emerso con SkyDrive, e in particolare con la possibilità di acquistare più spazio cloud direttamente dall'applicazione, ma Microsoft sta cercando di spingere Apple a concederle un trattamento di favore anche in vista di Office 365 e dei relativi servizi in abbonamento.

Kindle Store per iPhone

John Paczkowski del Wall Street Journal nota una certa ironia nella levata di scudi da parte di Apple, azienda che nel 1997 si salvò proprio grazie alle scelte benevole di Bill Gates - che allora dirigeva Microsoft. L'azienda di Redmond non solo s'impegno a proseguire nello sviluppo di Office (ritenuto fondamentale per la sopravvivenza dei Mac), ma sostenne economicamente Apple. In ogni caso sembra piuttosto improbabile che Apple ceda anche solo di un passo alle richieste della casa di Redmond.

Office per iOS si prefigura come una gallina dalle uova d'oro per entrambe le aziende. Da una parte abbiamo Apple, che non vuole rinunciare a guadagni potenzialmente milionari, né alterare le proprie regole; dall'altra Microsoft che non sarà certo incline a tenere Office fuori dall'ecosistema iOS - un bacino che raccoglie decine di milioni di potenziali clienti.

Se non si trova un accordo, due sono le possibili soluzioni: o Microsoft accetta di pagare ad Apple il 30% di ogni transazione, o sceglie di seguire la strada di Amazon. Il colosso dell'e-commerce infatti ha preferito eliminare da iOS ogni possibilità di comprare ebook dal proprio catalogo. Chi vuole aggiungere un libro alla propria collezione Kindle deve quindi comprarlo tramite il browser, per poi ritrovarlo anche nelle applicazioni Kindle iPhone, iPad, Windows, OS X e Android, nonché sui tablet e reader dell'omonima famiglia.

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Amazon ha quindi trovato una soluzione che permette di comprare tramite iPhone senza dare ad Apple un centesimo, e non si vede perché Microsoft non debba fare lo stesso. Similmente, un cliente Microsoft potrebbe comprare spazio su SkyDrive o un abbonamento Office365 tramite il PC o un sito ottimizzato per smartphone, per poi goderne tramite applicazioni dedicate su dispositivi Apple.

Crediamo che sia questa la conclusione più probabile della discussione tra le due aziende. Di certo è meno comoda per gli utenti, e qualche possibile profitto andrà perso. Forse però Microsoft vorrà tentare ancora per un po' di ottenere uno sconto da Apple; auguri.