Si può recuperare un cellulare che è stato sommerso in acqua?
Risposta: sì
Capita anche ai più attenti, durante i momenti di relax, di buttarsi in piscina, o di affrontare un torrente in canoa, con il cellulare in tasca. Possono passare anche delle ore senza pensare al telefono, poi te ne ricordi, ti accorgi di quello che è successo, e pronunci frasi irripetibili. Si potrebbe indagare sui risvolti psicologici di queste "dimenticanze", ma per oggi ci concentriamo sugli aspetti tecnici.
La prima cosa da fare è togliere la batteria, non appena togliete il telefono dall'acqua. Nel caso dell'incidente vero, con un HTC 8125, abbiamo messo il telefono in forno a 200°, ed è tornato alla vita. Possibile che sia sempre così facile? Perché con il nostro HTC è andata meglio che con una comune tastiera? Possibile che uno smartphone sia più resistente all'acqua di quello che si crede? Abbiamo deciso d'indagare più a fondo, con un prodotto più adatto
C'è chi è proprio sfortunato, con i cellulari. C'è chi li perde, chi li fa cadere in acqua, chi li danneggia in modi impensabili, e c'è chi non spende mai più di 30 euro, tanto sa come andrà a finire. Normale che ci s'inventi i modi più creativi per correre ai ripari, e noi abbiamo deciso di mettere alla prova un Nokia economico, proprio il tipo di telefono che comprano i più sfortunati, con delle ottime ragioni.
Nell'immagine potete vedere l'HTC "affogato", accanto ad uno con una storia meno traumatica: nel primo potete vedere un adesivo rosso attaccato all'alloggio della batteria, che è diventato di questo colore in conseguenza dell'eccessiva umidità. In un telefono nuovo, infatti, l'adesivo è bianco. Questo sistema serve a evitare che qualcuno faccia asciugare il telefono, per poi cercare di farlo riparare o sostituire in garanzia. La copertura, infatti, non riguarda questo tipo di danni, e i tecnici, grazie a questo adesivo, possono scoprire il tentativo d'inganno. Se l'adesivo è rosso, quindi, non contate su una sostituzione del prodotto.