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Motorola Defy 2021 recensione, corpo rugged con anima casual

Scopriamo Motorola Defy 2021 nella sua recensione completa, dalle prove di resistenza passando per la scheda tecnica, l'autonomia e le capacità multimediali.

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a cura di Marco Cagliero

Motorola rientra nel settore degli smartphone rugged (i dispositivi “corazzati” e ultra resistenti) riesumando il marchio Defy, un nome che sicuramente riporterà alla mente di tanti di voi appassionati di lungo corso tanti bei ricordi addirittura dei quasi albori del robottino verde.

Nel 2021 Motorola Defy rappresenta un nuovo importante investimento dell’azienda in un mercato (ingiustamente) abbandonato dalle aziende di “primo livello”, lasciato troppo spesso in balia di brand il più delle volte non in grado di offrire alla clientela di riferimento un giusto pacchetto hardware-software.

Realizzato in collaborazione con Bullit Group, azienda specializzata nella produzione di dispositivi ultra-resistenti, riuscirà questo device a superare lo stereotipo moderno che vede i dispositivi rugged come meno importanti e pregiati dei loro fratelli “tradizionali”?

È veramente indistruttibile?

Parlare di design in senso stretto non è molto utile quando si affronta la prova di uno smartphone rugged, con i temi di resistenza e affidabilità che hanno ovviamente un peso specifico maggiore rispetto alla semplice cura estetica.

Sotto questo punto di vista non si può che promuovere questo Motorola Defy come un ottimo smartphone corazzato, in grado di offrire sensazioni di solidità e robustezza dal primo secondo in cui lo andrete ad impugnare, garantendovi sicurezza in ogni contesto e ambito di utilizzo. Il rinforzo in gomma attorno al display ricoperto da Gorilla Glass Victus, la back cover “corazzata” e ultra rigida, sono soltanto alcuni degli elementi in grado di donare una qualità costruttiva eccellente al prodotto.

Motorola fa però addirittura qualcosa in più: perché se è vero quanto detto sopra in merito alla “secondarietà” del design fine a se stesso, questo Motorola Defy prova comunque con alcune scelte estetiche a differenziarsi dalla sua concorrenza diretta, andando a fare anche della cura dei dettagli un suo punto di forza. Un riferimento diretto va per esempio alla scritta sul retro che, non so voi, io ho apprezzato veramente tantissimo come tocco di carattere.

Interessante poi la dotazione di porte e tasti (che ovviamene non inficiano in alcun modo la natura water/dust-proof certificata IP68), con il tanto apprezzato jack da 3,5 mm per le cuffie che fa la comparsa sul bordo superiore del terminale, in abbinata ad un tasto extra programmabile a lato del classico bilanciere del volume e del tasto accensione-spegnimento.

Lo smartphone è infine realizzato seguendo gli standard di certificazione di grado militare MIL-STD-810H.

Pronto a tutto sì, ma a quale costo?

Se è vero che il pubblico a cui punta questo Motorola Defy non è certamente quello dei tech enthusiast alla ricerca della miglior scheda tecnica possibile, questa condizione non deve essere usata come scusa da parte delle aziende per offrire sul mercato dispositivi con troppe rinunce e compromessi.

Motorola cerca di contenere i compromessi, pur lasciandone però alcuni evidenti e da considerarsi come gravi, puntando più sull’ottimizzazione software che sulla potenza hardware nuda e cruda. Questo si traduce in tante limitazioni in diverse aree della scheda tecnica, con il tentativo di porre una parziale pezza grazie alla sempre ottima gestione delle risorse a disposizione da parte del software “vanilla” implementato dal brand.

I riferimenti principali vanno alla scelta del processore, ormai datato e superato, ma più di tutto alla qualità del pannello frontale inserito di questo Motorola Defy. Passi la risoluzione “solo” HD, che può essere vista come scelta al limite ma non completamente invalidante, quello che proprio non convince è la luminosità massima in grado di essere raggiunta da questo LCD IPS.

Si tratta di un vero e proprio peccato per un terminale pensato per esser usato all’aperto in contesti estremi, con una scarsa visibilità che se ora in questo contesto di luce ambientale può ancora non mostrare pienamente tutti i suoi limiti, con l’avanzare della bella stagione potrebbe dimostrarsi un problema insormontabile.

I discorsi di potenza bruta lasciano il tempo che trovano con un ‘esperienza software in grado di esprimersi al meglio anche su basi hardware non così prestanti come quella a bordo di questo Motorola Defy, ma contribuiscono comunque a segnalare un quadro di quello che è ancora un terminale rugged lontano dalla fascia elevata di mercato, che rimane ancora un territorio (incredibilmente) scoperto di proposte.

Il SoC Qualcomm Snapdragon 662, per quanto sufficiente a portare a termine tutte le operazioni quotidiane e i task operativi che chi acquisterà questo Defy si troverà impegnato ad eseguire, non è in linea con le aspettative di un mercato sempre più aggressivo ed in cui è difficile distinguersi.

I 4GB di RAM e i 64GB di memoria interna (espandibili) sono sicuramente sufficienti per un funzionamento abbastanza fluido e lo storage dei dati utili, tuttavia rispetto al panorama degli smartphone attuale è forse un filo deludente.

Smartphone Geekbench 5 Geekbench ML 3DMark PCMark Work 3.0 Speedometer 2.0 Jetstream 2
Single-core Multi-core CPU GPU NNAPI Wild Life Wild LifeStress Test Performance - -
Motorola Defy 315 1363 157 215 260 369(2,20 fps) 372 - 269(99,2%) 6470 28,52 (±0,21) 34629
Poco M4 Pro 5G 599 1823 233 434 407 1235(7,40 fps) 1235 - 1231(99,7%) 8471 36,9 (±1,9) 43050
Nokia X10 508 1664 206 476 246 981(5,90 fps) 982 - 978(99,6%) 6946 38,16 (±0,26) 47509

Software “classico” Motorola

Se siete amanti degli smartphone “Moto”, oppure se vi siete letti con attenzione la nostra guida dedicata a questa particolare interfaccia software, saprete bene cosa attendervi da questo Motorola Defy.

Sono infatti presenti tutti i menù e le personalizzazioni che abbiamo imparato a conoscere sulla Moto My UX, con una base che ricalca i dettami Google stock andando ad aggiungere tante chicche utili per l’utente.

Peccato la versione di sistema operativo sottostante sia tutto fuorché aggiornata, con Android 10 che ormai è davvero poco piacevole da trovare pre-installato su uno smartphone appena rilasciato, quando Google ha appena presentato ufficialmente Android 12 e in pochi mesi renderà disponibile le prime Developer Preview della tredicesima versione.

Nonostante la poca prestanza hardware si tratta di uno smartphone in grado di offrire un’esperienza di navigazione fra le applicazioni e le varie schermate senza gradi problemi e comunque dignitosa, merito appunto della grande ottimizzazione portata dal produttore.

Ovvio non è possibile chiedere i miracoli a un processore che ormai conta tanti anni di onorato servizi (scordatevi giochi e simili ma il pubblico di riferimento non è ovviamente attento a questa tipologia di utilizzo), con tempi di attesa presenti e caricamenti che non saranno i più veloci. Sapere però di avere a disposizione tutta la suite di personalizzazione classica del mondo Motorola lo trovo un elemento veramente positivo e di rilievo, in grado di dare una marcia in più a questo smartphone nella vita di tutti i giorni.

Fotocamera e autonomia, fra ombre e luci

Altra area in cui solitamente gli smartphone rugged mostrano il fianco, è quello rappresentato dal comparto multimediale delle foto e dei video. Anche in questo caso specifico, Motorola Defy non rappresenta l’eccezione ma bensì la regola, con scatti e riprese che non eccellono e non meritano particolari menzioni.

Il livello di dettaglio e di resa è ai limiti della sufficienza per un device di fine 2021, con tanto rumore e perdita di qualità in praticamente ogni contesto d’uso.

Un peccato perché anche qui il software prova a metterci una pezza con tante opzioni particolari e divertenti (le classiche viste per esempio sugli altri smartphone a catalogo dell’azienda), con però una base hardware in merito di lenti e obiettivi che semplicemente non può permettere di ricavare tanto di più.

Discorso opposto per quanto concerne l’autonomia, con il mix della scheda tecnica al risparmio e un pannello non dei più energivori, in grado di donare all’utente ore su ore di durata, con una scarica sempre lineare e mai nessun problema di surriscaldamento. Una costante per il mondo rugged (da sempre attento ai temi di durata delle batterie), con la batteria da 5000mAh di questo Motorola Defy che potrà accompagnarvi tranquillamente nelle vostre giornate di lavoro senza fornire preoccupazioni e stress da ricarica.

Il nostro test standard della durata della batteria effettuato su PCMark Work 3.0 con luminosità del display bloccata al 50% ha restituito un risultato di 14:35h, uno dei dati più elevati mai riscontrati nelle nostre rilevazioni.

Conclusioni: il rugged per tutti?

Che dirvi quindi di questo Motorola Defy? Si tratta di un bell’investimento di Motorola che prova a portare sul mercato un terminale in una fascia in cui poche aziende continuano a scommettere (almeno rimanendo nella cerchia delle grandi aziende). Il mix convince tuttavia i "ma" sono tanti. Peccato per la luminosità del display, con il software e il prezzo di listino di 329 euro che provano a essere un giusto contrappeso.

Se state cercando un terminale ultra affidabile e in grado di resistere a urti, acqua e polvere (tutte le mie prove sul campo mi hanno letteralmente stupito con una resistenza incredibile del terminale ai miei “maltrattamenti”) mi sento comunque di consigliarvelo, soprattutto se la vostra attività lavorativa vi vede impegnati principalmente all’esterno, pur sapendo che non vi porterete a casa la miglior scheda tecnica possibile sul mercato.

La grandissima qualità telefonica e di ricezione unita alla resistenza fisica e alla grande autonomia sono però insieme elementi che il target di riferimento potrebbe finire per valorizzare e apprezzare maggiormente delle aree di criticità legate a potenza e velocità d’esecuzione, per un esperienza generale che quindi tutto sommato non posso bocciare seppur lontana dall’essere perfetta.

Voto Recensione di Motorola Defy 2021



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Qualità costruttiva eccellente

  • + Certificazioni rugged

  • + Prezzo di listino convincente

  • + Ottima autonomia

Contro

  • - Display poco luminoso e poco definito

  • - Prestazioni generali

  • - Fotocamere insufficienti

Commento

Motorola Defy convince moltissimo per le sue doti da rugged, peccando però in alcune aree fondamentali. Al prezzo proposto è comunque una validissima alternativa a tanti competitor di aziende poco note, con un software pulito e un affidabilità generale che sicuramente lo elevano ad un livello superiore.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Motorola Defy 2021

Motorola Defy 2021