Nano-SIM in bilico, RIM spalleggia Nokia e Motorola

Fumata nera all'ETSI, i membri non sono riusciti a trovare un accordo e ora bisognerà attendere altri 30 giorni prima di una nuova votazione. Intanto RIM spalleggia Nokia e accusa Apple di avere barato per alzare artificiosamente il numero dei voti a suo favore.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La guerra sulle nano-SIM è destinata a protrarsi: l'ETSI (European Telecommunications Standards Institute) non ha espresso oggi il suo giudizio sulla questione, com'era nelle attese, perché le aziende che lo compongono non sono state in grado di raggiungere un accordo. Ora bisognerà aspettare almeno 30 giorni prima di sedere di nuovo al tavolo di discussione.

Niente votazione oggi per le nano-SIM, se ne riparla fra un mese

Apple e Nokia avranno quindi un altro mese per darsi battaglia sulla questione e convincere l'avversario ad adottare la propria proposta sullo standard per le nano-SIM. La questione rischia di passare il limite, dopo che Nokia ha affermato che negherà ogni brevetto fondamentale se l'ETSI dovesse approvare le nano-SIM di Apple. Nelle ultime ore si è buttata nella mischia anche RIM, secondo cui Apple cerca d'influenzare il voto con metodi illegittimi.

Secondo quanto si apprende, l'azienda canadese sostiene che tre dipendenti Apple si siano registrati sotto le mentite spoglie di rappresentanti per Bell Mobility, KT Corp. e SK Telekom per alzare artificiosamente il numero dei voti a favore della casa di Cupertino. RIM crede che il voto per delega non dovrebbe essere permesso.

In ogni caso i tre voti in discussione sembrano cosa di poco conto rispetto ai sospetti che aleggiano sul presunto tentativo di Apple di favorire l'ingresso di nuovi associati all'ETSI facendo registrare sei aziende europee, che secondo il Financial Times avrebbero entrate pari a 8 miliardi di euro e quindi un potenziale di 45 voti.

Chi farà la mossa vincente?

Nel tentativo di raccogliere pareri favorevoli sul suo progetto, Apple aveva offerto le sue licenze gratuitamente, ma Nokia bollato la proposta come "un tentativo di svalutare la proprietà intellettuale altrui". Dalla parte di Nokia, oltre a RIM, c'è anche Motorola Mobility, preoccupata che Apple possa controllare i brevetti relativi alla progettazione delle nano-SIM. 

Il braccio di ferro Apple contro tutti è solo stato posticipato e sarà interessante capire come finirà non solo per le conseguenze pratiche che riguarderanno tutti, ma anche per avere un'idea precisa del reale potere di Apple in uno dei settori più strategici dell'information technology moderna.