Il Nexus 6 di Google, realizzato da Motorola Mobility, non ripeterà il successo del Nexus 5, sia per una questione di prezzo che per le dimensioni, per molti eccessive (quasi 6 pollici). Questo smartphone di fascia alta è comunque un prodotto di qualità, a cui però manca qualcosa: il sensore d'impronte digitali.
Per alcuni non si tratta di un'assenza importante, ma questo sensore si sta senza dubbio affermando in tutti i top di gamma e per questo non vederlo sul nuovo terminale di Google è stato come sentire una nota stonata in una splendida sinfonia.
Dennis Woodside, ex amministratore delegato di Motorola Mobility, ha spiegato in un'intervista al Telegraph che il sensore doveva far parte dello smartphone, ma l'acquisto di Authentec da parte di Apple ha fatto saltare tutto. Secondo Woodside il sensore di Authentec era il migliore sulla piazza.
"Apple ha acquisito il miglior fornitore. Così il secondo miglior fornitore era l'unico disponibile per tutti gli altri e non era ancora pronto (con un sensore al livello di Authentec, NdR)", ha affermato l'ex CEO. L'aggiunta del sensore però "non avrebbe fatto una grande differenza", ha aggiunto Woodside trovandoci concordi.
 | Google Nexus 6 da 32 GB |
Siamo ancora agli albori dell'uso dei sensori biometrici e in diverse nazioni (Italia compresa) passerà molto tempo prima che un sensore d'impronte possa essere usato su larga scala per pagamenti quotidiani di ogni entità. Quando la situazione cambierà, probabilmente Google si farà trovare pronta insieme al suo ecosistema di partner Android.
L'importante è che i produttori implementino questa tecnologia in modo adeguato: inserirla tanto per aggiungere una voce alle specifiche tecniche, ma poi proporre un sistema privo di valore e magari non perfetto, sarebbe un errore. Quindi la scelta di Motorola e Google non può che incontrare la nostra approvazione.