Nexus 7 prende fuoco e Google regala gli occhiali del futuro

Un cinese possessore di un Nexus 7 di Google si è risvegliato dal sonno e ha trovato il proprio tablet carbonizzato. Asus è al lavoro per trovare la causa del problema e sembra che Google abbia deciso di regalare un paio di occhiali Project Glass al malcapitato.

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a cura di Simone Raimondi

In Cina un Nexus 7 ha preso fuoco ed è bruciato completamente per autocombusione, a seguito di un normale ciclo di ricarica. Sembra che il Nexus 7 in questione abbia emesso fumo per diverso tempo prima di bruciare realmente. Il condizionale è d'obbligo, visto che il proprietario ha dichiarato che dormiva mentre è successo il tutto e quindi se ne è accorto solo al risveglio.

Online sono presenti diverse immagini di questo tablet che mostrano chiaramente i segni di una combustione e la deformazione dei componenti interni causata dall'elevata temperatura raggiunta. Asus, produttore di questo dispositivo, sta vagliando diverse ipotesi sulla causa del problema, che comunque molto probabilmente è limitato solo a questo esemplare difettoso

Tra le idee più accreditate c'è la possibilità la batteria fosse difettosa oppure che ci sia stato un cortocircuito nel sistema di alimentazione. Google ha sostituito il tablet con un modello nuovo e sembra che come risarcimento per l'inconveniente regalerà un paio di Google Glass al proprietario del Nexus 7 bruciato.

La plastica del Nexus 7 si è deformata in modo vistoso - Clicca per ingrandire

Il tablet di Google non è il primo prodotto coinvolto in episodi di questo tipo. Non è insolito assistere a notizie simili riguardanti prodotti tecnologici anche più costosi. Per esempio, possiamo ricordare un iPhone 4 che bruciò durante un ciclo di ricarica e difetti simili anche su altri top di gamma più recenti.

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Un problema presente solo su un singolo esemplare è un fenomeno limitato e oseremmo dire quasi normale, per quanto possa rivelarsi fastidioso per il possessore del prodotto incriminato. D'altronde la batteria agli ioni di litio è composta di sostanze chimiche e per quanto questa tecnologia sia diventata sempre più affidabile negli ultimi  anni, una "partita" difettosa è ancora oggi un'eventualità da mettere in conto, così come possibili altri componenti imperfetti.