Niente fusione tra gli OS di Mac e iPad perché sono diversi

I dirigenti Apple hanno chiarito la strategia di Cupertino sullo sviluppo di diversi dispositivi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple non è interessata a fondere OS X e iOS, né a fare notebook e desktop (gli iMac) con touchscreen. L'ha scoperto Jason Snell di Macworld, che ha intervistato tre dirigenti Apple in occasione del 30esimmo compleanno del Mac.

Le speculazioni degli ultimi anni quindi vanno cestinate, perché Apple manterrà una netta separazione tra i prodotti mobile (iPhone e iPad) e i computer tradizionali (MacBook, iMac e MacPro). Una scelta che almeno in parte va in controtendenza rispetto al concorrente diretto Microsoft e anche a Canonical, che con Ubuntu sta proprio sviluppando un sistema operativo che funzioni su ogni dispositivo.

"La ragione per cui OS X ha un'interfaccia diversa da iOS non è per il fatto che uno è venuto prima dell'altro o perché uno è vecchio e l'altro nuovo", ha affermato Craig Federighi (senior vice president of Software Engineering, Apple). Il motivo è che da una parte abbiamo tastiera e mouse mentre dall'altra un touchscreen".

Federighi e il suo collega Phil Schiller ritengono quindi che mettere un touchscreen in un PC o attaccare una tastiera a un tablet, come fanno molto concorrenti, significhi prendere fischi per fiaschi. Federighi è convinto che siano scelte semplici, ma che non aiutino a rendere l'utente più soddisfatto del prodotto.

Bud Tribble, anch'egli impegnato nella divisione software, ha spiegato che l'avvento dell'iPhone ha dato una spinta determinante allo sviluppo del Mac, e che c'è stata una "contaminazione di idee", aiutata dal fatto che il team di sviluppo è praticamente uno solo. Anzi, con iPad e iPhone a ricoprire certe funzioni, c'è ora più libertà d'azione nel far evolvere il personal computer.

Ma restano due cose diverse. "La cosa fantastica è che al momento esistiamo in entrambi gli spazi", spiega ancora Schiller, per poi aggiungere che si lavora affinché passare da OS X a iOS sia il più semplice possibile. "Abbiamo un senso estetico in comune, e un insieme di principi che ci guida. Stiamo realizzando i prodotti migliori che possiamo per i rispettivi scopi univoci. Li si possono vedere come la stessa cosa dove ha senso, e come cose differenti negli aspetti che ne definiscono l'essenza", aggiunge Federighi.

"Ciò che emerge chiaramente parlando con i dirigenti Apple è che la società non crede che la gente dovrebbe scegliere tra laptop, tablet e smartphone" commenta il giornalista Jason Snell. "È un mondo nel quale avrete un telefono, un tablet e un computer e non bisogna scegliere", conferma Schiller, "e la cosa più importante è il modo in cui si passa facilmente da uno all'altro. Non si deve necessariamente essere un tipo da laptop o un tipo da tablet".

I dirigenti di Apple sono persuasi che ci sia spazio per tutti e tre i dispositivi, il che tra l'altro ha molto senso dal punto di vista commerciale: se posso vendere tre prodotti alla stessa persona, perché fermarsi a uno?