Nokia, Motorola e Blackberry, il ritorno dei giganti

Attraverso strategie e prospettive differenti, Nokia, Motorola e Blackberry sono ritornate in pista. La stasi del mercato smartphone potrebbe favorirne nuovamente il successo.

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a cura di Saverio Alloggio

Nokia, Motorola e Blackberry. Bastano semplicemente i nomi di queste aziende per riportare alla memoria modelli di telefoni cellulari che hanno letteralmente fatto la storia del settore. Realtà cadute in una profonda crisi negli ultimi anni, sull'orlo del fallimento, ma che adesso sembrano essere pronte a rinascere dalle proprie ceneri.

Motorola, tra le tre, è senza dubbio quella in fase più avanzata nel processo di rinascita. Dopo essere stata acquisita da Lenovo per 2,91 miliardi di dollari a ottobre 2014, è partita un'importante fase di ristrutturazione interna.

motorola lenovo

Inizialmente l'azienda cinese ha essenzialmente sfruttato parte del portafoglio brevetti e il grande appeal del brand, salvo poi accantonare questa strategia nella logica di imporsi sul mercato smartphone direttamente come Lenovo.

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Una scelta che, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, si è rivelata essere poco efficace. Ecco dunque arrivare la svolta a inizio 2017, quando Lenovo ha annunciato di voler rimettere al centro della propria offerta il brand Motorola.

Moto Z2 Play

Non a caso, in occasione della recente presentazione del Moto Z2 Play, l'azienda cinese ha dedicato ampio spazio al ritorno ufficiale del marchio Motorola. Certo, si tratta di un'azienda completamente differente da quella che ha dominato la scena della telefonia nella prima parte degli anni '90, ma che potrà unire il proprio appeal all'enorme know-how tecnologico di Lenovo.

Situazione differente per Nokia, adesso controllata dalla HMD Global. In questo caso, si tratta di una realtà che deve di fatto costruirsi una vera e propria quota mercato all'interno del settore smartphone, ma che si sta muovendo in maniera assolutamente convincente.

Nokia 3310 2017

L'operazione nostalgia messa in piedi con il Nokia 3310 ha praticamente catalizzato l'attenzione mediatica del Mobile World Congress 2017, senza dimenticare le recenti partnership con ZEISS e Xiaomi

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Tutti tasselli di un enorme puzzle, che HMD Global sta sapientemente componendo, ponendo alla base un elemento fondamentale, ovvero l'incredibile presa che il brand Nokia ha conservato negli anni nei confronti degli utenti.

Nokia 5

Del resto, stiamo parlando di un'azienda che, per oltre un decennio, ha contribuito al vero e proprio salto tecnologico dell'intero mercato della telefonia mobile, incluso il meno noto ramo delle infrastutture di rete.

Molto dipenderà dal successo nella fascia bassa e media del mercato smartphone, divenute ormai un asset fondamentale per le aziende che intendono accorciare le distanze nei confronti delle realtà che, attualmente, dominano la scena (Samsung, Apple, Huawei).

Nokia 6

Non è un caso che HMD Global non abbia ancora presentato un top gamma, atteso comunque nelle prossime settimane. La logica è quella di poter dimostrare l'affidabilità dei nuovi dispositivi Nokia nei segmenti sopracitati, al fine di ricostruire gradualmente la presenza del brand anche nella fascia premium.

Proprio in queste ore del resto si è diffuso un rendering che mostrerebbe il primo vero top gamma della rinata casa, il Nokia 8. Secondo le indiscrezioni lo smartphone dovrebbe presentare un display QHD da 5,3 pollici ed essere equipaggiato con un SoC Qualcomm Snapdragon 835 e 4 o 6 GB di RAM, il tutto controllato da Android Nougat 7.1.1.

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Sul retro invece dovrebbe esserci una doppia fotocamera con sensori da 13 Mpixel e ottica Zeiss. Se l'indiscrezione fatta trapelare da un venditore scandinavo dovesse rivelarsi esatta, lo smartphone dovrebbe avere un prezzo di 589 euro sul emrcato europeo.

Infine Blackberry, l'azienda che, tra le tre, ha operato il cambiamento più radicale nella strutturazione del proprio business. La realizzazione di smartphone è divenuta un'attività secondaria (con la produzione affidata a terzi), con gli sforzi che si sono concentrati sulla diversificazione.

Blackberry Priv

Ecco dunque arrivare acquisizioni nei settori della cura della salute umana e dell'automotive, e soprattutto importanti investimenti sull'implementazione di soluzioni software per la sicurezza sui dispositivi mobili. Una strategia che sembra stia ripagando dopo anni di profondo rosso.

Blackberry ha infatti recentemente annunciato il terzo trimestre di fila con profitti in crescita, una sorta di chimera fino a qualche tempo fa per l'azienda canadese. Il CEO John Chen ha confermato come, per il 2018, le previsioni siano di un ulteriore balzo in avanti sul mercato dei software e dei servizi.

Blackberry Keyone

Tutto questo non mette comunque in ombra la bontà degli smartphone Blackberry. Abbiamo recentemente testato il Keyone, un prodotto che ci ha pienamente convinto, confermando come l'azienda canadese abbia assolutamente mantenuto il proprio know-how in materia.

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Questi tre grandi giganti del passato devono oggi sfruttare un aspetto che potrebbe rivelarsi fondamentale, ovvero la stasi del mercato smartphone. Il settore necessita di novità, di nuove realtà in grado riaccendere l'interesse degli utenti.

Mobile World Congress

L'appeal di questi brand potrebbe senza dubbio rappresentare la chiave di volta. Il Mobile World Congress 2018 sarà una tappa fondamentale, nella quale Nokia, Motorola e Blackberry saranno chiamate a confermare quanto di buono fatto negli ultimi mesi. Recuperare terreno rimane un'impresa ardua, ma oggi sembra meno impossibile di qualche tempo fa.


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