Nuovo Google Foto, fotografie in cloud gratis con tante funzioni in più

Google rinnova la propria offerta per l'archiviazione delle foto online. Google Foto è un servizio gratuito con spazio illimitato se si caricano immagini compresse. Le applicazioni hanno il backup automatico, e soprattutto ci sono tante funzioni per ritoccare, modificare, migliorare e organizzare le fotografie. Si paga solo per caricare immagini non compresse.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google ha reso ufficiale Google Foto, un nuovo servizio stand-alone, con relative applicazioni per smartphone, dedicato all'archiviazione online delle fotografie e dei video. Google Foto è totalmente gratuito e offre spazio infinito se si caricano fotografie in formato compresso, insieme a ottimi strumenti per il ritocco e il miglioramento dell'immagini, nonché per l'analisi della collezione.  

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Google Foto, già anticipato nei giorni scorsi in via ufficiosa, è davvero una ventata di freschezza tra i servizi di archiviazione cloud delle fotografie. Rispetto a quanto offriva Google fino a ieri comunque le differenze non sono moltissime: abbiamo un nuovo servizio web integrato con Google+ e Google Drive, e nuove applicazioni per iOS e Android (quest'ultima è un aggiornamento di quella esistente).

La nuova applicazione vanta un aspetto rivisto e corretto in Material Design, e su Android rappresenta un sostituto ideale per l'App Galleria predefinita, qualsiasi sia il produttore del vostro smartphone. Ritroviamo tutte le eccellenti funzioni avanzate che erano già presenti in Google+, oltre a qualche novità.

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Google Foto integra quindi la funzione Autoawesome, che migliora automaticamente le immagini e di tanto in tanto crea anche piacevoli GIF animate. Ci sono strumenti essenziali di ritocco, e funzioni per il riconoscimento dei soggetti, dei volti e della posizione geografica.

Grazie a queste capacità la collezione di fotografia su Google Foto diventa ricercabile, vale a dire che potrete inserire "cane" per cercare tutte le immagini con questo animale, o il nome di una persona per trovare tutte le foto in cui è ritratta – questo dopo aver lasciato il tempo a Google Foto di individuare i volti e aver assegnato loro un nome. Il tutto sarà poi sincronizzato in cloud, quindi potrete ritrovare tanto le immagini quanto le funzioni avanzate su tutti i vostri dispositivi.

google foto caricamente

Google Foto offre poi nuovi strumenti per la creazione di album e presentazioni direttamente sullo smartphone, e anche la possibilità di eliminare i dati geografici da una fotografia – un dettaglio utile a chi vuole tutelare la propria privacy prima di condividere un'immagine.

Quanto ai limiti, Google Foto può caricare foto di ogni genere. Lo spazio è illimitato se consentite a Google Foto di comprimere le immagini, con una perdita di qualità difficile da vedere a schermo. Il limite è 16 megapixel, ma anche se il vostro smartphone non arriva a tale risoluzione dovrete comunque comprimere le foto per non scalare spazio da Google Drive. Nel nostro test una fotografia da 3,6 MB circa (14 MP, fatta con una Nikon D3100) è diventata da 1,7 MB circa; secondo Google la compressione applicata mantiene la qualità molto alta e in effetti a occhio nudo non si notano differenze – o almeno noi non le vediamo.

Google Foto compressione

Originale a sinistra, a destra versione compressa con Google Foto - Clicca per ingrandire

Oppure si possono caricare le immagini nel loro formato originale, senza alcuna compressione. Google consiglia di usare questa impostazione se si scatta con una DSLR e si vogliono fare stampe di grandi dimensioni oppure conservare il file originale – altrimenti anche in questo caso meglio scegliere la compressione e lo spazio gratuito. Caricando immagini nel formato originale andrete a intaccare lo spazio disponibile su Google Drive, e a lungo termine potreste preferire comprarne di aggiuntivo – Google Drive per fortuna è tra servizi meno costosi.

Il lettore più attento avrà capito che Google Foto analizza con attenzione le fotografie che gli diamo in pasto, per trovare oggetti e persone, o per determinare la posizione geografica. Google raccoglie tutti questi dati e li usa per aumentare il valore della pubblicità, e così facendo in un certo senso è l'utente stesso a diventare un prodotto nel momento in cui sceglie un servizio gratuito come questo. È un meccanismo che ormai molti di noi conoscono e capiscono, e ognuno può scegliere se ne vale la pena oppure no. L'importante è esserne consapevoli: se non piace, l'alternativa è scegliere un prodotto non fa esplicitamente mercato dei dati personali.