Passiamo al microscopio

Il nuovo iPad è dotato del Retina display, uno schermo dalla risoluzione di 2048x1536 pixel, che abbinato al nuovo SoC A5X offre una qualità grafica mai vista prima.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Passiamo al microscopio

Grazie all'aiuto del collega della redazione statunitense Andrew Ku, abbiamo potuto dare uno sguardo allo schermo con l'aiuto di un microscopio elettronico, per vedere la forma e il posizionamento dei singoli pixel. Questo ci permette d'identificare il tipo di pannello usato e il layout dei subpixel. Identificare il tipo di pannello LCD ci permette a sua volta di capire fino a che livello di precisione i dettagli verranno visualizzati.

Con questa analisi abbiamo scoperto due cose. Prima di tutto che Apple continua a usare la tecnologia S-IPS per il suo nuovo Retina display. I subpixel rivelano la forma usata per i pannelli IPS di Samsung, e ciò ha senso considerando che anche i pannelli dei precedenti iPad erano prodotti da Samsung. In poche parole, l'angolo di visione del nuovo iPad sarà lo stesso del modello precedente.

Secondo, la dimensione più piccola dei subpixel incrementa la quantità di colori visualizzabili. Siccome ogni pixel è composto da tre subpixel (rosso, verde e blu), più pixel permettono di creare un'ampia varietà di colori, variando l'intensità.

Sull'iPad 3 ogni subpixel misura all'incirca 30x65 micron. Lo spazio occupato da un singolo pixel dell'iPad 2 ora è occupato da quattro pixel. Grazie a questo miglioramento è possibile visualizzare colori più vivi rispetto il passato, o più in generale un numero maggiore di sfumature. Il problema con i pixel più piccoli è la gestione dell'alimentazione, poiché in uno spazio più piccolo è difficile evitare che la dispersione di corrente influenzi i pixel circostanti, creando "fughe" di colore non volute. In questo video è riassunta la soluzione Apple per evitare questo fenomeno, che consiste nell'elevare la matrice di subpixel.