OK Venice! sui Google Glass: i segreti di Venezia sulla retina

Venezia come non l'avete mai vista con l'applicazione OK Venice! sui Google Glass.

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a cura di Manolo De Agostini

Si chiama OK Venice! ed è una nuova applicazione per i Google Glass, una vera guida interattiva per la visita della città di Venezia. L'applicazione non è una semplice guida turistica, ma una vera e propria "esperienza" di riscoperta della città sviluppata da Mubo e Vidiemme Consulting. La prima è una startup bolognese e la seconda è un'azienda milanese impegnata nelle tecnologie digitali.

OK Venice! nasce e si appoggia su due pilastri principali, la "metafora esplorativa" e lo "storytelling". La prima s'incentra sulla costruzione di un percorso guidato in una porzione del Sestriere Cannaregio di Venezia: tramite meccanismi molto simili a quelli di una caccia al tesoro, l'utente verrà invitato a intraprendere un percorso a tappe per le calli. A ciascuna tappa è abbinato un gruppo di contenuti aggiuntivi e multimediali che l'utente potrà scoprire solo attraverso lo schermo dei Google Glass.

Lo storytelling invece racconta delle sei tappe sulla base di ciò che ha reso famosa la città nel mondo: l'arte, la sua storia e l'artigianato d'eccellenza. L'app supporta sia la navigazione sul percorso predefinito che i meccanismi di interazione. L'utente, quando in prossimità di ciascuna tappa, viene avvisato della presenza di un contenuto Glass-friendly nelle immediate vicinanze e può andare alla ricerca del luogo/opera d'arte/edificio su cui posizionare il proprio sguardo sulla base degli indizi forniti.

Un puntatore rosso facilita l'esplorazione dell'area e una volta individuato il target, sarà possibile fruire dei contenuti aggiuntivi e interattivi, specifici per ogni tappa - Campo Madonna dell'Orto, Campo dei Mori, Casa del Tintoretto, Squero dei muti, Sacca della misericordia e Palazzo del cammello.

Il tutorial iniziale guida l'utente nell'apprendimento dei pochi e basilari gesti necessari per utilizzare l'app e il resto viene in totale naturalezza, grazie all'interfaccia ottimizzata per prestarsi ai meccanismi di interazione tipici dei Google Glass.