OmniVision: qualità per le fotocamere smartphone

OmniVision ha svelato OV5690, un sensore per fotocamere da 5 Megapixel che sarà montato su tablet, smartphone e portatili ultra-sottili. La novità è che punta tutto sulla qualità, ingombri ridotti e video 1080p.

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a cura di Dario D'Elia

OmniVision Technologies ha presentato un nuovo sensore di immagine, per le fotocamere di smartphone e tablet, che a fronte di soli 5 Megapixel promette maggiore qualità. OV5690 potrebbe fare capolino sui prodotti Apple (uno dei maggiori clienti, NdR), ma anche di Samsung e gli altri top di gamma.

OmniBSI-2

Le qualità chiave di questo nuovo CMOS sono tante. Prima di tutto ha ingombri così ridotti (20% di spessore in meno rispetto a quello montato su iPad 2, quindi sotto i 5 mm) che è perfetto per la nuova generazione di cellulari, portatili e tablet ultra-sottili. La tecnologia OmniBSI-2 rilancia sotto il punto di vista video: supporta infatti la risoluzione 1080p a 30 frame/s. Lo scaler poi stabilizza l'immagine meglio che in passato e abilita lo zoom elettronico sia a 720p (60 frame/s) che 1080p. Senza contare una promessa diminuzione degli artefatti.

Insomma, OmniVision lancia la sfida sulla qualità e interrompe la corsa ai pixel. Finalmente, verrebbe da dire. Soprattutto considerando che i più smaliziati hanno capito da tempo che spingere una fotocamera per dispositivi mobili fino a 12 Megapixel non è detto che sia un vantaggio per la qualità delle immagini e per l'autonomia della batteria. 

In ogni caso la produzione in massa dei nuovi CMOS inizierà dalla metà del 2011. Dopodiché magari si svelerà anche il dilemma fotocamere che riguarda l'iPhone 5 (iPhone 5 avrà una fotocamera da 8 mpx di Sony?). Monterà dietro una soluzione Sony da 8 Megapixel e davanti, in zona schermo, la nuova OmniVision da 5 Megapixel?

Chi può dirlo. Certo a nostro parere sarà difficile considerando che per le video-chiamate di solito si impiegano prodotti di qualità inferiore. Magari su un tablet potrebbe essere più interessante.

In ogni caso l'unica certezza è che neanche il Professor Layton ci perderà il sonno.