Openmoko e il  FIC Neo1973

I telefonini basati su Linux sono una manna dal cielo per gli appassionati. Sporcatevi un po' le mani e potrete avere tutto quello che desiderate. Basta solo modificare un po' il codice e avere molta pazienza.

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a cura di Tom's Hardware

Openmoko e il  FIC Neo1973

Gli sviluppatori OpenMoko sono alla ricerca costante di un dispositivo portatile completamente open. Il Neo1973, a volte definito come l'anti-iPhone, rappresenta un progetto molto ambizioso e, proprio per la sua natura, supporto e applicazioni abbondano. FIC, uno dei più grandi distributori taiwanesi, finanzia il gruppo che si occupa del progetto, e produce fisicamente il Neo1973. Il suo nome si deve alla data della prima telefonata su rete cellulare della storia. Il terminale è già disponibile, ma solo verso la fine del 2008 dovremmo vedere la versione consumer, dotata di OpenMoko.All'interno del programma OpenMoko, i primi terminali, "Dispositivi Fase 0", e sono stati distribuiti ad sviluppatori selezionati. Al momento è iniziata la vendita, la Fase 1", diretta al resto del bacino degli sviluppatori. L'obiettivo è costituire una suite completa di applicazioni, per rendere il terminale pronto alla Fase 2, cioè quella consumer. Ci sono anche delle differenze hardware, tra le ultime due fasi del progetto, tra le quali segnaliamo l'aggiunta del supporto Wi-Fi.

Il Neo1973 Fase 1 è un dispositivo 2.5G (quadribanda per la voce e GPRS), basato su un processore Samusung 266 MHz SOC RAM. L'hardware GSM non è l'unico a onde radio del Neo, che è dotato anche di Bluetooth 2.0 e AGPS. La connessione USB è ferma alla versione 1.1. Lo schermo ha una risoluzione relativamente alta, trattandosi di un VGA TFT da 2,8", che può essere usato sia con il pennino che con le dita. La memoria interna, 128MB RAM e 64MB NAND, può essere aumentate con una scheda microSD compatibile SDIO.

Ai nostri laboratori è arrivato un dispositivo Fase 1, insieme a moltissimi accessori. Il pennino è anche una penna sfera, un puntatore laser e una minitorcia. La qualità della custodia e del cordone ci ha impressionato, così come le cuffie con microfono incluse. Nella scatola c'è anche una microSD da 512M. Non ci sono SIM, e infatti questo telefono può essere associato ad un qualsiasi operatore telefonico GSM. Esiste anche una versione "advanced", che comprende altro hardware per lo sviluppo addizionale, PSU (cioè l'alimentatore da viaggio, mentre la versione base si ricarica via USB), e una valigetta rigida per contenere il tutto.

L'aspetto è del tutto insolito. La forma si potrebbe definire quella di un rettangolo arrotondato, una specie di via di mezzo tra un'ellisse e un rettangolo vero e proprio; ospita uno schermo a tocco VGA e ha le dimensioni di un PDA. Ha solo due bottoni, quindi per lo sviluppo e i test andrà collegato ad una console apposita tramite la porta USB, e le applicazioni dovranno funzionare alla perfezione con il touchscreen. Come abbiamo detto sopra, per ricaricarlo va collegato alla porta USB, visto che il caricatore da viaggio non è incluso; potrete comunque acquistare un caricatore a parte di un'altra marca (nel nostro caso ha funzionato bene quello del Blackberry).

La ricarica è il primo ostacolo: la gestione installata fa passare solo 100mA a telefono spento, quindi ci possono volere fino a 40 ore per ricaricare del tutto la batteria. Si può risolvere collegandolo ad un computer acceso e che riconosca l'hardware OpenMoko (o usando un computer Linux o uno Windows con gli appositi drivers, sviluppati direttamente dalla comunità); in questo modo avrete una corrente di 500mA ed una ricarica più rapida.

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