Le chiamate VoNR promettono un miglioramento della qualità del suono e delle immagini nelle (video)chiamate e una minore latenza su tutta linea, riducendo così i tempi tra l’invio e la ricezione delle risposte. In pratica, dovrebbe venir meno (o per lo meno dovrebbe essere attenuato) quell’effetto che oggi registriamo quando effettuiamo una videochiamata con immagini sgranate e ritardi nelle risposte.
OPPO, infatti, ha affermato che “dopo aver composto il numero, i due telefoni si sono collegati quasi istantaneamente e sono passati senza interruzioni ad una videochiamata ad alta definizione con un solo tasto”. L’esperimento è stato portato avanti utilizzando un Reno3 5G equipaggiato con il MediaTek Dimensity 1000L sfruttando le reti SA (Standalone) fornite da Ericcson.
“Come uno dei primi marchi di telefonia mobile a supportare le chiamate VoNR secondo l'architettura SA, OPPO mira a garantire che anche i primi utenti possano avere un'esperienza 5G più completa” si legge nel comunicato stampa diffuso dalla società cinese.
Diversi importanti produttori di chip 5G hanno lavorato sul supporto VoNR, ma i tempi di implementazione sono rimasti sempre ambigui. Huawei ha dichiarato lo scorso maggio di aver completato con successo la prima chiamata VoNR al mondo utilizzando una rete standalone 5G e due Mate 20X 5G, classificandolo come test. Qualcomm ha promesso che il futuro modem Snapdragon X60 supporterà la nuova tecnologia e verrà utilizzato su smartphone che verranno lanciati all'inizio del 2021. Lo scorso dicembre, MediaTek ed Ericsson hanno testato con successo il VoNR senza nominare un partner specifico, ponendo così le basi per l’annuncio di oggi.
Insomma, OPPO – con il supporto di MediaTek e Ericsson – potrebbe essere il primo produttore a immettere sul mercato smartphone 5G in grado di sfruttare la tecnologia VoNR.
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