Perché Apple non vuole store di App alternativi su iPhone?

Tuttavia ci sono diversi punti di vista che è giusto sottolineare, Apple non pensa solo agli utenti ma anche al proprio personale tornaconto.

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a cura di Andrea Ferrario, Luca Zaninello

Apple ha appena pubblicato sul proprio sito ufficiale un documento in cui vengono spiegati i rischi che comporterebbe aprire i propri sistemi operativi mobile al sideloading, cioè alla possibilità di installare su iPad e iPhone delle applicazioni che non arrivano dall'App Store. La pratica del sideloading, diffusa sui dispositivi Android, permette di installare delle applicazioni sullo smartphone tramite file di installazione, o usare store di app alternativi che automatizzano questa operazione.

Quanto dichiarato da Apple si può quindi leggere sia in termini di sideloading puro (installazioni manuali) sia - e soprattutto - per store di app alternativi. Il rapporto, scritto con stile semplice e di rapida comprensione, spiega perché l'azienda di Cupertino crede sia una cattiva idea aprire iPhone e iPad a questa possibilità.

Secondo Apple i rischi sono molti. Il principale è quello che riguarda la privacy degli utenti. Il brand ricorda come permettere il sideloading di applicazioni o l'apertura di negozi per le app di terze parti sbriciolerebbe le protezioni per la privacy degli utenti messe in atto negli ultimi anni. Inoltre le applicazioni installate al di fuori dell'App Store non sarebbero obbligate a mostrare le etichette sulla privacy introdotte recentemente sullo store ufficiale Apple.

Le app così installate potrebbero tracciare gli utenti senza il loro consenso o semplicemente mentire sull'utilizzo dei dati raccolti, questo senza possibilità di intervento da parte del colosso californiano. iPhone e iPad rappresentano anche un target davvero succulento per gli aggressori informatici sia in termini numerici che per i dati sensibili contenuti in questi dispositivi. Malware e ransomware troverebbero nuove vie di accesso ai dispositivi degli utenti, con il rischio che anche frodi e pirateria aumentino in modo considerevole senza che Apple possa in alcun modo contrastarle.

E i bambini? Perché nessuno pensa ai bambini? Secondo l'azienda americana il sideloading creerebbe anche un ambiente meno sicuro per i più giovani, e meno possibilità di gestire tempo di utilizzo e acquisti da parte dei genitori.

Insomma, le motivazioni sono tante e certamente corrette. Per dovere di cronaca dobbiamo anche ricordare che il sideloading porterebbe a un ulteriore conseguenza: una perdita economica per Apple, per via di soluzioni alternative probabilmente meno costose dell'App Store e per la pirateria. App Store al momento è l'unica via disponibile per gli sviluppatori che vogliono rendere disponibili le proprie applicazioni su iPhone e iPad, e questo comporta il pagamento di una commissione del 30% sui profitti generati da tali app (con sconti recentemente annunciati per gli sviluppatori con meno entrate).

Con questo report Apple pensa alla sicurezza degli utenti, ma tutela anche i propri interessi economici.

Apple ci ricorda poi come App Store sia il più grande scudo da questo genere di inconvenienti in quanto agisce da filtro grazie alla moderazione a cui lo shop è sottoposto. L'azienda condivide alcuni dati riguardo App Store nell'anno 2020:

  • 100.000 nuove app e aggiornamenti sono recensiti ogni settimana in media da un team di oltre 500 esperti dedicati, che esaminano le app in diverse lingue
  • Quasi un milione di nuove app problematiche e un numero simile di aggiornamenti sono stati rifiutati o rimossi:
    • Più di 150.000 per essere spam, cloni, o per aver voluto ingannato gli utenti
    • Più di 215.000 per aver violato le linee guida sulla privacy
    • Più di 48.000 per contenere funzioni nascoste o non documentate
    • Circa 95.000 per violazioni fraudolente, principalmente per includere funzionalità "bait and switch" per commettere azioni criminali o altre azioni proibite

  • Apple ha bloccato oltre 1,5 miliardi di dollari in transazioni potenzialmente fraudolente
  • Apple ha espulso 470.000 team dall'Apple Developer Program per motivi legati alle frodi. Ha anche respinto quasi 205.000 tentativi di iscrizione degli sviluppatori per paura di possibili frodi
  • Apple ha disattivato 244 milioni di account di clienti a causa di attività fraudolente e abusive, comprese le recensioni false. Ha anche respinto 424 milioni di tentativi di creazione di account a causa di modelli fraudolenti e abusivi.
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