Prova a sbloccare un iPhone rubato, ma trova i Carabinieri ad aspettarla

Le avevano rubato l'iPhone, ma grazie ai sistemi Apple e ai Carabinieri è riuscita a ritrovarlo. Un caso più unico che raro

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ho sempre pensato che il blocco remoto del telefono sia al massimo un deterrente. Qualcosa del tipo siccome il ladro sa che l’iPhone è difficilmente sbloccabile, allora non si disturberà a rubarlo.

Qualcuno magari usa la geolocalizzazione per trovare il suo iPhone rubato e tentare il recupero (scelta pericolosa secondo me), ma in generale sono sempre stato convinto che le forze dell’ordine hanno cose più importanti a cui pensare piuttosto che andare a cercare smartphone rubati.

Lo penso ancora in effetti, ma i Carabinieri di Calizzano (SV) hanno comunque trovato il tempo di tracciare e recuperare un iPhone 13, per poi successivamente informare tramite comunicato stampa i media locali. Il dispositivo era stato rubato circa due mesi fa, e la proprietaria aveva fatto denuncia online ma senza completare la procedura in caserma.

A un certo punto la donna ha ricevuto una notifica da Trova il mio iPhone, segno che il telefono era stato acceso nuovamente, e ha pensato bene di avvisare i CC. Successivamente i militari hanno trovato l’iPhone in un centro di assistenza di Cuneo: una 28enne ce l’aveva portato sperando di farselo sbloccare da un tecnico autorizzato. La donna in questione non ha saputo spiegare com’è venuta in possesso dell’iPhone 13, ed è stata denunciata per ricettazione.

Nel comunicato dell’Arma, come riportato da IVG, ci sono un paio di dettagli non chiarissimi: sembrerebbe trasparire che un sedicente tecnico avesse effettivamente sbloccato l’iPhone 13 e fosse sul punto di restituirlo, ma proprio sul più bello sono arrivati i carabinieri a rovinare la festa. Possibile?

A Barge c’è un solo negozio che ripara smartphone, e nessun centro autorizzato Apple. Ho parlato al telefono con un responsabile del negozio stesso, e mi ha detto che i fatti non sono successi da loro.

Così sono passato a IVG, il cui direttore Andrea Chiovelli è stato così gentile da fare qualche verifica personalmente e poi richiamarmi. A quanto pare l’iPhone 13 in questione non era stato sbloccato, e il “centro assistenza” era un privato cittadino che offre servizio di riparazione - e che forse promette qualche “extra” non proprio lecito.

Vale la pena ricordare che non ci sono sistemi legali per sbloccare un iPhone: Apple e i riparatori autorizzati non lo fanno, e i negozietti indipendenti potrebbero avere molti problemi anche solo provandoci. Se ti dimentichi i dati di accesso, in effetti, nemmeno Apple può (ufficialmente) sbloccare il telefono che (sempre ufficialmente) è briccato, cioè ridotto a un inutile mattone (brick, in inglese).

Tutto è bene quel che finisce bene, diceva Shakespeare. E di certo lo dirà anche la proprietaria del telefono rubato.