Pubblicità sulla Fibra poco chiare, AGCM interviene

Secondo AGCM, le informazioni riguardo le offerte Fibra fino a 2,5Gbps non erano veritiere e per questo è stato richiesto un aggiornamento.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha ottenuto il cambiamento dei metodi di pubblicizzazione delle offerte per la navigazione internet su Fibra ad alta velocità.

Secondo il Garante, le informazioni condivise dagli operatori riguardo tali offerte per la navigazione fino a 2,5Gbps non erano veritiere e per questo è stato richiesto un aggiornamento.

La maggior parte degli operatori di telefonia fissa si sono uniti, soddisfacendo le richieste di AGCM. Iliad, Vodafone, Fastweb, Telecom (TIM), Planetel e Unidata hanno dato risposta positiva agli interventi di moral suasion del Garante, effettuati per chiedere maggiore chiarezza sulla pubblicizzazione delle offerte per la navigazione in internet su rete in fibra ad alta velocità, ovvero fino a 2,5Gbps.

"L’Autorità aveva riscontrato che le informazioni fornite sulle velocità massime di navigazione per queste offerte non risultavano veritiere dal momento che mancavano chiare indicazioni e/o corrette informazioni sulle condizioni necessarie per conseguirle. In particolare, non veniva adeguatamente specificato che la velocità massima è da intendersi come somma delle velocità di più apparati connessi alle diverse porte del router e/o connessi tramite Wi-Fi, oppure, in caso di collegamento Wi-Fi, raggiungibile solo attraverso dispositivi abilitati di ultimissima generazione", scrive AGCM nel suo comunicato stampa.

Gli operatori hanno dunque deciso di modificare le grafiche delle pubblicità e di integrare maggiori informazioni nelle pagine dedicate alle offerte, precisando che per raggiungere la massima velocità di navigazione a 2,5Gbps è necessario sommare le velocità di più dispositivi connessi tra porte Ethernet e Wi-Fi.

Ovviamente, questo ci teniamo a precisarlo noi, queste affermazioni sono vere quando si utilizza il router fornito in dotazione dagli operatori. Nel caso un utente con esigenze particolari o un appassionato utilizzasse un router dotato di porta Ethernet a 2,5Gbps o più (lo standard Ethernet a 10Gbps in fondo non è una novità, anche se presente solo sui dispositivi più costosi), si potrebbe benissimo raggiungere la velocità massima con un solo dispositivo collegato.

L'intervento di AGCM però ha una giusta motivazione di fondo: non tutti sono esperti appassionati di tecnologia oppure conoscono gli standard di connettività di rete dei propri dispositivi personali. Proprio per questo è giusto regolare le aspettative degli utenti ed istruirli su come siano suddivise tali velocità sui router forniti in dotazione (che pochissime persone ad oggi sostituiscono), oltre a spiegare come non tutti i dispositivi collegati siano uguali e ci possano essere colli di bottiglia non imputabili a basse prestazioni della linea in Fibra o al router.