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a cura di Manolo De Agostini

Qualcomm ha accusato Apple di averle sottratto software e informazioni proprietarie, e di averle poi condivise con la rivale Intel, nel quadro di un'operazione atta a ridurre la propria dipendenza dalla tecnologia di Qualcomm.

La grave accusa, presente nei documenti depositati presso la Corte Superiore della California a San Diego, rientra nella battaglia legale che vede Apple e Qualcomm coinvolte dall'inizio del 2017, con la casa di Cupertino che denunciò Qualcomm per pratiche anticompetitive nella licenza di brevetti essenziali relativi alla connettività. A detta di Apple, Qualcomm le avrebbe fatto pagare più di quanto lecito.

L'ex produttore dei modem dell'iPhone (i nuovi iPhone hanno tutti modem Intel) ritiene invece che Apple abbia imbastito "una campagna pluriennale di condotta inappropriata e ingannevole per carpire informazioni e segreti commerciali di Qualcomm" al fine di contribuire a migliorare le prestazioni dei chip Intel in modo che potessero corrispondere a quelli Qualcomm.

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L'azienda afferma di avere documenti che dimostrano come i tecnici Apple e Intel abbiano condiviso il codice sorgente di Qualcomm e altri software. Nel materiale che sarebbe stato "rubato" da Apple si parla di codice sorgente, strumenti di sviluppo e file di log con dati sulle prestazioni dei prodotti di Qualcomm.

Qualcomm aveva già avanzato accuse simili l'anno passato, ma ora ritiene di avere le prove che Apple abbia fatto tutto in modo consapevole e continuativo. Nei documenti della causa si legge che, ad un certo punto, gli ingegneri di Intel si sarebbero lamentati con Apple dell'impossibilità di aprire i file segreti di Qualcomm. A quel punto Apple avrebbe creato dei nuovi file visualizzabili usando gli strumenti di Qualcomm.

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Intel non ha rilasciato commenti nel merito delle accuse, così come Apple. Una portavoce della casa di Cupertino ha semplicemente rimandato a un commento di giugno in cui si dice che Qualcomm tassa l'innovazione di Apple e danneggia l'intera industria. "Siamo sempre stati disposti a pagare un prezzo equo per la tecnologia usata nei nostri prodotti e, dal momento che si sono rifiutati di negoziare condizioni ragionevoli, chiediamo aiuto ai tribunali".

Apple avrebbe avuto accesso al codice segreto di Qualcomm in base a un accordo siglato tra le due aziende nel 2009. L'obiettivo di Apple era quello di accedere al codice Qualcomm in modo da integrarlo più profondamente nell'iPhone. Qualcomm accettò l'accordo, ma ad alcune condizioni: che il codice venisse usato solo in prodotti con chip Qualcomm, che non venisse condiviso con terze parti e fosse protetto allo stesso modo del codice sorgente di Apple.

Ciò non sarebbe avvenuto, ed Apple avrebbe inoltre ostacolato o impedito a Qualcomm di svolgere controlli periodici, stabiliti al momento dell'intesa, per verificare l'eventuale uso improprio delle informazioni.

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In base alle presunte violazioni della sua proprietà intellettuale, Qualcomm chiede al tribunale di ottenere un risarcimento danni e un compenso per il denaro perso in questi anni. Qualcomm vorrebbe anche che Apple smettesse di usare i modem di Intel, e per questo sta già cercando un'ingiunzione presso la US International Trade Commission.

Steve Mollenkopf, CEO di Qualcomm, ha recentemente fatto intuire a Bloomberg che l'azienda è disposta a risolvere l'intera vicenda anche in via extragiudiziaria. "Di solito gli scontri legali creano un ambiente in cui le parti sono portate a cambiare la propria prospettiva".