Impronte digitali e autonomia

Basterà uno schermo più grande e un lettore di impronte digitali a ricalcare il successo del One?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Impronte digitali e autonomia

L'altra grossa novità del Max, e più in generale dell'intero mercato degli smartphone, è l'inserimento del lettore d'impronte digitali. Apple è stata la prima, e HTC è la seconda, ma rispetto alla scelta fatta sull'iPhone 5S, l'approccio HTC a meno convincente.

Prima di tutto il lettore è stato posizionato dietro, e anche se cade precisamente sotto al dito indice, è scomodo da usare. La scelta di Apple è molto efficiente perché posizionandolo sopra al tasto Home, il vostro dito si troverà già lì tutte le volte che vorrete sbloccare lo smartphone. Con l'HTC Max dovrete invece prima cliccare un altro tasto, e poi far passare il dito sul lettore.

Inoltre il Max è grande e pesante, e in base a come lo impugnerete non sempre sarete comodi a far passare il dito sul sensore. Cosa ancora più fastidiosa è la vicinanza del lettore d'impronte all'obbiettivo della fotocamera. Spesso e volentieri lascerete una bella impronta sull'obiettivo, che dovrà poi essere pulito se non vorrete scattare foto sfocate.

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Tramite il software potrete decidere se aprire automaticamente un'applicazione quando attiverete lo sblocco tramite impronta digitale, così potrete scegliere quando usarlo per attivare l'applicazione, o quando procedere con uno sblocco normale. Ma se attiverete il sensore d'impronte digitali e vorrete sbloccare il terminale in maniera normale dovrete inserire obbligatoriamente un codice di sblocco, e non tutti vogliono proteggere con un PIN il proprio smartphone. Insomma, per ora è un giocattolo in più che però non offre un vero e proprio vantaggio.

Parlando invece di autonomia, il Max, grazie alla batteria da 3300 mAh, è uno dei migliori ultimamente provati, con oltre 12 ore nel nostro stress test.