Assistente vocale e autonomia

Pixel 2 XL offre un'integrazione e un'ergonomia d'uso di Android mai visto prima, e nel contempo vi mette tra le mani una fotocamera di qualità impressionante.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ufficialmente l'assistente vocale in italiano di Pixel 2 sarà disponibile a partire dalla data di disponibilità dello smartphone, quindi il 15 novembre. Per questa prova ci è stato attivato in anteprima così da poterlo provare e darvi un'opinione a riguardo. La versione provata possiamo considerarla definitiva al 99%. 

Il nuovo assistente Google è veramente potente. Non è impeccabile, non ancora, ma è abbastanza intelligente da permettere una discussione continuativa e contestuale. Iniziate ad esempio a chiedere le previsioni del tempo della vostra città, e poi chiedete il nome di una seconda città, e capirà che vorrete sempre sapere le previsioni del tempo.

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Ma oltre a queste richieste basilari, che dopotutto accomunano tutti gli assistenti, potrete andare oltre. Chiedete ad esempio "Invia un messaggio a Denise tramite WhatsApp, questa sera faccio tardi", e sarà in grado di capire l'azione, il destinatario, l'applicazione da usare e il messaggio da scrivere, tutto in un comando.

Se vorrete interagire con lo smartphone, ad esempio attivare il bluetooth mentre state guidando, potrete chiederlo all'assistente.

Non sempre l'interazione è totale, e in questi casi l'assistente ricorrerà alla ricerca sul Web. Ad esempio potrete chiedergli in quale pizzeria potrete andare a mangiare nelle vicinanze o in una determinata città, e vi restituirà alcune schede ritrovate tramite la ricerca Google. Provate a chiedere "qual è la migliore pizzeria nelle vicinanze", e il risultato sarà identico.

Tuttavia aggiunge un layer di intelligenza nella ricerca in base alla domanda. Se ad esempio gli chiederete "che medicine posso prendere per il raffreddore?", vi restituirà e leggerà il risultato preso dal sito efarma.com. Insomma, cerca di contestualizzare la ricerca in base alla domanda, selezionando delle fonti specifiche.

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Molto potente l'integrazione con Google Translator, dove potrete chiedere di tradurre una frase in una lingua estera (sono praticamente supportate tutte) una vostra frase. Oltretutto l'assistente è in grado di capire differenti lingue, quindi se gli farete ascoltare una frase in lingua straniera, e chi la pronuncia ha l'accortezza di iniziare la frase con "traduci", avrete la traduzione in italiano.

Una funzione interessante riguarda la possibilità di rilevare le canzoni ascoltate in tempo reale; dopo aver attivato la funzione, Pixel 2 rimane sempre in ascolto e quando, ad esempio, entrerete in un locale pubblico con della musica in sottofondo, basterà uno sguardo allo schermo in stand-by per ritrovare titolo della canzone e cantante.

L'intelligenza si estende anche alla fotocamera con la funzione "Lens". Scattate una foto a un monumento, lasciatela analizzare, e lo smartphone vi dirà di che monumento storico si tratta. Scattate la foto a qualsiasi altro oggetto e, se non verrà riconosciuto, l'assistente vi mostrerà foto simili tramite la ricerca Google Immagini; e da qui in poi sarà semplice dare un'occhiata alle informazioni legate alle foto simili per capire di cosa si tratta. Abbiamo già visto funzioni simili fornite da altri produttori, come Sony o Samsung con Bixby; in questo caso il sistema sembra funzionare decisamente meglio.

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Non l'abbiamo detto fino ad ora, ma potrete attivare l'assistente vocale tramite la solita frase "OK Google" o tramite "Active Edge". Quest'ultima funzione consiste nello stringe la metà inferiore dello smartphone (dove solitamente lo s'impugna). Basta una leggera pressione e si attiverà l'assistente. Sembra strano poiché si tratta di stringere la scocca, non c'è alcun pulsante visibile. iFixit ha smontato il Pixel 2 e ha rivelato i sensori che gestiscono questa funzione. In pratica lungo il bordo sono posizionati una serie di sensori in grado di rilevare la deformazione della scocca derivata dalla pressione della mano; stiamo parlando di cambiamenti fisici infinitesimali, quindi non preoccupatevi, non romperete nulla. Non appena verrà rilevata la deformazione, lo smartphone invierà una vibrazione che vi notificherà il riconoscimento del comando, e l'assistente si attiverà. Potrete selezionare la sensibilità dei sensori, e quindi quanto forte dovrete premere la scocca per l'attivazione.

Autonomia

La batteria presente nel Pixel 2 XL ha una capacità di 3520 mAh. Con così tante funzioni disponibili, un SoC ad elevata potenza e uno schermo sempre attivo, la paura più grande è che la batteria non sia all'altezza delle aspettative.

Lo abbiamo staccato dal caricatore alle sette di mattina, e utilizzato per un'intera giornata con tutte le funzioni dell'assistente attive, sincronizzazione mail e social network, un paio d'ore totali di chiamate, diversi messaggi e foto. Lo schermo è rimasto acceso per circa 5 ore, che non è poco. Ebbene, siamo arrivati alle 11 di sera  con circa il 10% di autonomia residua. Il risultato è ottimo, considerando quanto lo abbiamo usato.

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Durante un weekend, dove chiamate e uso sono decisamente minori, abbiamo fatto due giorni completi e quando lo abbiamo messo sotto carica alla domenica sera, avevamo ancora circa il 30% di batteria residua.

L'autonomia è quindi tra i punti di pregio, ma se ancora non vi basta, sappiate che il caricabatterie presente nella confezione permette in soli 15 minuti di ricarica di puntare a circa 7 ore di autonomia, in cui si considera un mix di chiamate, messaggi e navigazione web.

Peccato che non supporti la ricarica wireless. È una scelta discutibile, ma probabilmente l'implementazione avrebbe costretto l'adozione di un materiale differente per la scocca, nonché l'uso di una batteria meno capiente - o il raggiungimento di uno spessore maggiore.