Software e fotografia

Il nuovo phablet Samsung ha le migliori caratteristiche possibile e nessun difetto grave. Il nuovo Samsung Galaxy Note 7 è un phablet da 5,7 pollici con caratteristiche ai massimi livelli sotto ogni punto di vista. Design ricercato e ben riuscito, materiali pregiati, impermeabilità, eccellente fotocamera e altro. Un acquisto valido per chiunque se lo possa permettere.

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a cura di Tom's Hardware

Software

Con il Galaxy Note 7 Samsung introduce qualche ulteriore ritocco all'interfaccia Touchwiz. Il cambiamento più evidente è nel launcher, nell'area notifiche e nelle Impostazioni. Il launcher è simile alla versione precedente ma cambia l'aspetto predefinito di icone e cartelle.

L'area Notifiche è più semplice e compatta, con uno sfondo bianco su cui si dipanano linee sottili e icone in grigio e blu. Ci vuole uno scorrimento in più per modificare la luminosità, ma quest'area è ancora del tutto personalizzabile. Ci sono chiare somiglianze con Nougat, la prossima versione di Android per la quale il Note 7 sembra più che pronto.

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L'essenziale tavolozza dei colori si ritrova anche nell'area Impostazioni, che Samsung ha modificato profondamente per renderla più semplice. Una semplificazione tale che sta quasi tutto in una sola pagina, senza dover scorrere, perché Samsung ha raccolto i vari elementi in categorie specifiche quali "Connessioni", Display", "Device Manager" e così via. All'interno di ogni categoria troviamo le rispettive voci specifiche, e si trova spesso un pulsante per cercare ciò che non si è riusciti a trovare.

Troviamo ancora un buon numero di applicazioni aggiuntive preinstallate, tanto di Samsung quanto di terze parti (operatore incluso, nel nostro caso). Resta sempre una cosa relativamente fastidiosa, ma comunque i miglioramenti ci sono stati anche da questo punto di vista.

Oltre agli ottimi cambiamenti estetici, Samsung ha aggiunto anche diverse nuove funzioni di sistema. Come il filtro luce blu, da usare per non affaticare gli occhi e aiutarci a dormire meglio. Si può attivare in ogni momento e l'intensità è regolabile; è anche possibile programmarne l'attivazione a una certa ora, o lasciare che si regoli automaticamente secondo l'ora del tramonto presa dai dati metereologici.

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Samsung ha migliorato anche la modalità di Risparmio Energetico, che ora ha maggiori possibilità di personalizzazione per estendere l'autonomia senza rinunciare a funzioni che ci interessano. Si possono regolare parametri come la luminosità massima, la risoluzione dello schermo, limitare le prestazioni, bloccare l'attività in background delle app. Per ogni cambiamento il software Samsung fornisce una stima di quanta batteria si risparmia, e una volta completato il profilo lo si può attivare o disattivare a piacere.

Ritroviamo la funzione Always On dello schermo, introdotta con il Galaxy S7, ma con qualche piccolo vantaggio. L'orologio è affiancato alle icone di tutte le app che hanno generato una notifica, ed è possibile toccarne una per aprire la relativa app. Moto Display è ancora più funzionale e immediato, ma il sistema Samsung è sicuramente molto valido.

Ci sono poi le funzioni dedicate allo schermo curvo, sulla cui utilità nutriamo ancora qualche dubbio. Se non vi piace o non v'interessa, potrete disattivare questa funzione.

Naturalmente non mancano gli elementi software per sfruttare la caratteristica più tipica dei Note, vale a dire il pennino S Pen. Con questa versione la sensibilità raddoppia fino a 4096 livelli di pressione, ed è aumentata anche la precisione e il tracciamento dei movimenti. Si può scrivere una nota veloce senza accendere lo schermo, e ci sono tutte le funzioni che conosciamo e a cui siamo affezionati.

Fotografia

Il Galaxy S7, insieme alla variante Edge, è tra i migliori smartphone che si possano desiderare quanto a qualità fotografia. Ritroviamo lo stesso hardware sul nuovo Samsung Note 7, segno che almeno per ora Samsung non ritiene necessario, o non può, alzare ulteriormente il livello.

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Ecco quindi una fotocamera posteriore da 12 MP con pixel da 1,4 micron e una lente f/1.7 con OIS, e un sensore fontale da 5 MP, sempre con apertura f/1.7. Rispetto al Note 5 abbiamo prestazioni ancora migliori con poca luce, con due piccolissimi difetti in pieno giorno: a volte le parti scure dell'immagine sono gestite in modo troppo aggressivo dal software e si perde qualche dettaglio. Il sensore ha un range dinamico un po' limitato e questo fa sì che in certe situazioni alcuni colori risultino un po' sbiaditi, quando si scatta in HDR. Ma il risultato è più una questione di gusti personali che tecnica, e comunque pochi lo noteranno.

Importante quasi quanto la qualità d'immagine, la velocità di scatto del Note 7 è anch'essa da primo della classe. Un doppio click sul tasto home avvia la fotocamera in meno di un secondo, la raffica è veloce, e - sembra incredibile - tra uno scatto normale e un HDR non c'è differenza in termini di tempo necessario. Il comparto fotografico Samsung è ancora eccezionale.

L'azienda ha apportato qualche ritocco anche al software della fotocamera, che ha ora un aspetto più semplice e pulito. Ci sono ancora meno pulsanti visibili: attivazione del flash e HDR, accesso alla galleria e registrazione video. Per accedere alle altre funzioni bisogna far scorrere il dito sull'interfaccia della fotocamera: secondo la direzione di scorrimento potremo scegliere tra diversi filtri o cambiare modalità, o passare dalla fotocamera frontale a quella posteriore e viceversa.