Recensione Sony XZ Premium

Sony torna in gioco alla grande con uno smartphone top di gamma senza compromessi, con uno schermo unico al mondo, prestazioni ai massimi livelli e un'esperienza fotografica incomparabile. Costa un po' più della media ma il prezzo è giustificato.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sony punta da sempre a realizzare smartphone di alto livello e con gli ultimi Xperia l'azienda giapponese ha messo a segno diversi ottimi colpi. L'ultimo sulla lista è il Sony Xperia XZ Premium, il primo smartphone con schermo 4K HDR. E questa è solo la più appariscente delle sue molte qualità, che includono alte prestazioni, una fotocamera ai massimi livelli e registrazione video ultra slow motion. Lo abbiamo provato e ci ha convinto sotto molti aspetti.

Estetica

Sony ha scelto un approccio prudente per quanto riguarda il design e anche questo XZ Premium non si discosta molto dagli altri Xperia. Ritroviamo gli angoli arrotondati e la curva sui lati lunghi - che aiuta a impugnarlo. Questo modello ha elementi in alluminio, visibili sopra e sotto, con un'elegante smussatura piuttosto bella. C'è anche un po' di plastica sui lati lunghi. Le giunzioni tra i vari elementi sono ben fatte e molto difficili da individuare.

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In ogni caso il corpo è quasi completamente in vetro
con una finitura a specchio - particolarmente evidente nella versione silver. Esteticamente è di grande impatto, ma questo smartphone si sporca molto facilmente e risulta un po' troppo scivoloso. Questo dettaglio, unito anche alle dimensioni generose, ti fa sentire sempre piuttosto insicuro quando lo si maneggia. È una sensazione sgradevole che si attenua con il tempo ma non sparisce del tutto - almeno non dopo qualche giorno.

La scocca unibody garantisce impermeabilità (certificazione IP68) e conferisce grande solidità all'insieme. Ci sono tre aperture: lo sportellino per inserire microSD e SIM (procedura un po' macchinosa), jack per le cuffie e porta USB-C. A destra troviamo i tasti per il volume e quello di accensione. Qui è integrato il sensore d'impronte, una scelta già fatta da Sony in passato e che approviamo a pieni voti. Questo sensore non solo funziona benissimo, ma è anche incredibilmente comodo - praticamente perfetto. Come su tutti i Sony, c'è anche un pulsante aggiuntivo per la fotografia.

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Dietro la fotocamera da 19 megapixel è circondata da un anello in acciaio (nero nel nostro caso). Accanto c'è una striscia con il flash e i sensori. Frontalmente la seconda fotocamera è ben integrata e quasi invisibile, così come le due feritoie che fanno uscire il suono stereo di altrettanti altoparlanti.

Nell'insieme è uno smartphone molto bello, con il difetto di essere un po' troppo grande e difficile da maneggiare perché scivoloso.

Schermo e Audio

IPS LCD da 5,5 pollici (5,46 per l'esattezza) risoluzione 4K (3840x2160 pixel), compatibilità HDR10, tecnologia Sony Triluminos Display. Questo smartphone ha uno schermo esagerato, ed è anche bellissimo. La risoluzione è altissima ma a occhio nudo è difficile apprezzare l'incredibile precisione dei dettagli, delle linee e dei caratteri.

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Se però avviate un video HDR da Netflix o Amazon (Prime Video), il valore aggiunto di questo pannello "salta agli occhi". Se siete consumatori abituali di video in mobilità, vale davvero la pena di fare un pensierino su questo Sony Xperia XZ Premium.

La luminosità massima non è altissima e la visibilità esterna risulta ridotta. La tecnologia Triluminos di Sony permette di avere colori più fedeli, pppure, a scelta, incredibilmente brillanti e vividi. In poche parole, uno schermo molto convincente che fa sembrare vecchi tutti gli altri. Almeno limitandosi agli LCD, mentre gli OLED continuano a conservare i loro vantaggi; in particolare la profondità del nero e il contrasto.

Il Sony Xperia XZ Premium è notevole anche dal punto di vista dell'audio. Le conversazioni risultano cristalline, tanto per quanto riguarda l'audio in uscita quanto quello in entrata. Sono presenti inoltre due altoparlanti rivolti in avanti, che offrono un volume massimo piuttosto alto e senza distorsioni. Ideali per godersi un video su Youtube o una serie TV su Netflix, cosa che si fa più che volentieri grazie allo schermo.

Prestazioni

Parlare di prestazioni con hardware del genere è abbastanza noioso. Con Snapdragon 835 e 4 GB di RAM questo smartphone, come ogni altro top di gamma, è in grado di fare ogni cosa molto velocemente e senza alcun tentennamento. Come benchmark fa punteggi leggermente inferiori rispetto ai concorrenti per via della risoluzione elevata dello schermo, ma nell'uso comunque non si nota.

Si potrebbe pensare che con tutti quei pixel da muovere ci siano problemi di tanto in tanto, ma non è così. L'Xperia XZ Premium ha prestazioni al top in ogni contesto, compresi i giochi 3D - anche perché in genere applicazioni e giochi non hanno risoluzione 4K vera e propria.

Altro
Nome alternativo XZ Premium
Caratteristiche Fisiche
Peso 191 g grammi
Dimensioni (HxWxD) 156 x 77 x 7,9 mm
Connettività
GPS Si
Bluetooth 5.0
Wi-Fi
NFC Si
3G Si
4G / LTE Si
Hardware
Processore Qualcomm Snapdragon 835
Velocità processore 2,45 KHz
Quantità Core 8
Memoria RAM 4
Processore Grafico Adreno 540
Memoria archiviazione 64
Espansione memoria Fino a 200GB
Batteria 3230 mAh
Schermo
Dimensione 5,5 "
Tecnologia IPS LCD
Risoluzione 3840 x 2160 pixels pixel
Fotocamera
Dimensione Sensore 19 Mpx
Flash Singolo
Apertura diaframma f/ 2.0
Lunghezza focale 25
Fotocamera secondaria
Dimensione Sensore 13 Mpx
Sensori
Accelerometro Si
Luminosità Si
Prossimità Si
Magnetometro Si
Giroscopio Si
Lettore impronte digitali Si
Software
Sistema operativo Android 7
Prezzo
Prezzo di listino 769 euro

C'è invece un calo di prestazioni, anche vistoso in effetti, quando entra in azione il risparmio energetico. Si tratta della modalità Stamina sviluppata dalla stessa Sony per far durare di più la batteria: quando è necessario riduce tutte le attività arrivando anche a limitare la frequenza del processore. In questo caso il sistema non del tutto reattivo, ma secondo il momento il gioco vale la candela.

E a proposito di autonomia, anche qui abbiamo un risultato più che ammirevole. Di partenza mi aspettavo davvero poco. Abbiamo una batteria non particolarmente capiente, da "solo" 3.230 mAh a fronte di uno schermo di grande diagonale e ad alta risoluzione. Sulla carta è una combinazione che uccide la batteria, e invece riesce a durare una giornata intera senza grossi problemi. Anche di più se non lo si usa troppo intensamente.

Come sempre, staccavamo il telefono la mattina presto (poco prima delle 06:00) e siamo sempre riusciti a usarlo almeno fino alle 21:00. Non è il migliore dei risultati, ma considerando lo schermo 4K è più di quanto ci aspettassimo. Ricordiamo, come sempre, che parliamo di un modello d'uso piuttosto intenso e che dunque questo smartphone potrebbe durare anche un paio di giorni in mani più parsimoniose, energicamente parlando.

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Il software di gestione energetica realizzato da Sony merita una nota a parte. Si tratta della modalità Stamina che l'azienda usa da anni e che può effettivamente prolungare molto la durata della batteria. Raggiunto un certo livello di ricarica, infatti, il software può intervenire riducendo le funzioni e le prestazioni del telefono, facendo guadagnare diverse ore di funzionamento. Nella sua versione più estrema sarà possibile solo fare telefonate e mandare SMS, ma potrebbe valerne la pena.

Il software inoltre propone notifiche periodiche durante il giorno che danno una previsione su quando il telefono si spegnerà, basate sul modello di utilizzo. Più userete questo Xperia XZ Premium e meglio vi conoscerà, quindi fornirà una previsione più precisa. Vien da sé che nei primi giorni non è particolarmente affidabile.

Stesso sistema per la ricarica intelligente: questo telefono si carica solo fino al 90% di notte, e poi si ferma per caricare fino al 100% solo all'ultimo momento, prima che vi alziate e lo staccate. Una scelta che, secondo Sony, farà durare più a lungo la batteria stessa. Per funzionare al meglio deve imparare le vostre abitudini, nell'ipotesi che vi alziate sempre alla stessa ora. Nei primi giorni lo staccherete al 90%, anche meno, ma poi tutto funziona. È un'opzione che si può disabilitare.

Software

Dal punto di vista software Sony non ha fatto più di tanto rispetto al passato, andando ad agire solo sul risparmio energetico, la fotocamera e poco altro. C'è qualche piccolo ritocco estetico, il più evidente dei quali sono sicuramente le icone rotonde presenti per le applicazioni più famose.

Troviamo poi le modifiche tipiche di Sony, come PlayStation o la connessione con un controller Dual Shock. Per il display è presente X-Reality, che dovrebbe migliorare video e fotografie; ma ha un impatto trascurabile. Abbiamo un'opzione per rispondere automaticamente alle chiamate portando il telefono all'orecchio, o rifiutare scuotendolo (SmartCall) e altre piccole cose.

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Sony ha rivisto graficamente la schermata delle impostazioni aggiungendo delle icone che rendono tutto più intuitivo, ma l'esperienza di base è quella di Android. Così come il resto del sistema: le molte piccole modifiche infatti non alterano sensibilmente quella che è l'esperienza Android stock, ma si può dire che la migliorano qui e là. Nel nostro test non abbiamo trovato applicazioni incompatibili con l'interfaccia Sony - e non c'era ragione di aspettarselo, considerato appunto che le modifiche sono davvero poco invasive.

Fotocamera

Un top di gamma che si rispetti deve essere fantastico anche dal punto di vista fotografico e questo Sony Xperia XA Premium risponde in pieno alle attese. La fotocamera principale monta un sensore da 19 megapixel Motion Eye con Sensore Sony Exmor RS da 1/2.3 pollici e Pixel pitch da 1.22 μm. Dal punto di vista fotografico è un telefono eccezionale, che testimonia come Sony vi abbia riversato tutta l'esperienza fatta con le macchine fotografiche Alpha.

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Il sensore stesso, che pare essere l'IMX400, è una novità interessante. Non è quello che abbiamo visto al Mobile World Congress di Barcellona, dove gli Xperia XZ Premium mostrati avevano l'IMX318. Rispetto a quest'ultimo abbiamo un sensore con qualche megapixel in meno (19 contro 23) ma di dimensione maggiore e un più alto pixel pitch. L'IMX400 è stato reso ufficiale lo scorso febbraio, probabilmente troppo tardi per la fiera spagnola.

È presente un piccolo quantitativo di memoria, un dettaglio mai visto su uno smartphone, e anche grazie ad esso è possibile registrare video rallentati fino a 960 FPS, quattro volte quello che può fare qualsiasi altro smartphone in commercio. Il sensore è abbinato a un'ottica molto buona di tipo grandangolare, con apertura f/2.0. Presente all'appello anche la stabilizzazione a 5 assi, utilizzabile anche con i video.

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La messa a fuoco automatica è velocissima, e come i modelli dell'anno scorso anche qui è presente una funzione per seguire automaticamente un soggetto in movimento. Un dettaglio che farà la felicità di chi ha bambini, segue eventi sportivi o ama fotografare i propri animali. Sony ha inoltre aggiunto un sistema di buffering automatico che cerca di attivarsi prima dello scatto vero e proprio: si chiama Acquisizione Intuitiva e quando funziona (non sempre) offre alcuni scatti aggiuntivi presi in automatico, e ci permette di scegliere il migliore.

La registrazione a 960 FPS è limitata a 0,182 secondi al massimo per volta. L'idea è di cogliere il momento giusto durante una registrazione normale, o anche più di un momento perché la funzione si può attivare più volte - ma bisogna attendere qualche secondo tra un'attivazione e l'altra. La risoluzione massima è 720p, mentre scegliendo il 1080p lo slow motion è limitato a 120 FPS. Potrebbe sembrare poca cosa l'effetto è davvero impressionante. Bisogna avere i riflessi giusti, o essere fortunati, ma con questo smartphone c'è il potenziale per fare video memorabili. Se volete vedere altri video dimostrativi, potete trovarli alla pagina ufficiale del prodotto.

Notevole anche la fotocamera anteriore da 13 MP, con ottica f/2.0 da 22 mm. Permette di scattare belle immagini, e grazie allo stabilizzatore la qualità è buona anche se la posizione impedisce di mantenere ben fermo il telefono.

Sulla carta abbiamo quindi uno smartphone che crea grandi aspettative in tema fotografico. Ebbene, il Sony Xperia XZ Premium è sempre all'altezza della situazione. Le foto in piena luce sono pressoché perfette, anche quelle fortemente contrastate. Quando la luce cala i pixel più grandi si fanno notare, e si ottengono dettagli convincenti, colori brillanti e pochissima (o nessuna) sgranatura. Stesso discorso anche per la fotocamera frontale, che è davvero eccellente pur non essendo all'altezza di quella principale - né ce lo aspettavamo.

I lettori più attenti vorranno forse prendere in considerazione i test tecnici di DxoMark, che però sono stati fatti con il sensore da 23 MP dei primi modelli. Poi Sony ha deciso di modificare il prodotto definitivo, rendendo quell'esame poco utile. Possiamo però supporre che l'azienda abbia ulteriormente migliorato quello che era già un risultato eccellente. Il difetto rilevato erano soprattutto gli artefatti, e, almeno a una prima occhiata, direi che è notevolmente ridotto.

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Anche nell'ipotesi che siano sempre 87 punti è un punteggio molto buono; soprattutto però bisogna considerare che Sony ha inserito funzioni che aiutano chiunque a fare belle fotografie: messa a fuoco veloce, acquisizione intelligente, inseguimento del soggetto, software automatico raffinato ed efficace. Sono tutti dettagli che ti aiutano moltissimo a "tirare fuori il telefono e scattare" senza pensarci troppo, e ottenere comunque un bel risultato. Non è una cosa da sottovalutare.

Quanto all'interfaccia, si potrebbe fare di meglio ma se non altro è facile da usare. La modalità automatica, che Sony chiama Automatica Superiore, è particolarmente efficace nell'impostare i vari parametri e si adatta alla maggior parte delle situazioni. C'è uno slider in alto per passare alla registrazione video o alle applicazioni aggiuntive, dove troverete anche l'opzione per registrare video in 4K.

In conclusione, questo Sony Xperia XZ Premium è uno smartphone fantastico per fare fotografie, uno dei pochi che potrebbe spingervi a lasciare a casa di proposito la macchina fotografia. E se invece ve la siete dimenticata, non sarà certo un dramma. Unendo sensore, ottica, stabilizzazione, messa a fuoco veloce e software questo smartphone è sicuramente tra i migliori che si possano desiderare.

Conclusioni

Il Sony XZ Premium è un ottimo telefono comunque lo si guardi. Bel design, seppure poco fantasioso, realizzato con materiali pregiati e con certificazione IP68. Schermo di altissima qualità, che è anche il primo al mondo con risoluzione 4K e compatibilità HDR10 su uno smartphone. Buona la batteria, incredibile l'esperienza fotografica.

Uno smartphone splendido e senza compromessi, ma c'è sempre da considerare il prezzo. Ebbene, nel momento in cui scriviamo se ne trova qualcuno attorno ai 620 euro, ma è più normale pagarlo circa 700 euro. È una cifra molto alta per un telefono, che fa di questo modello uno dei più cari che possiate comprare.

Sony Xperia XZ Premium approved
È sempre difficile giustificare una spesa simile per un telefono. Guardando ai top di gamma recenti, questo Sony costa più di un Galaxy S8 o di un LG G6, ed è più o meno alla pari con l'HTC 11. Il Sony Xperia XZ Premium è dunque un po' più caro rispetto ai suoi diretti concorrenti, ma ne vale la pena. Con la spesa aggiuntiva avrete uno schermo come non se n'è mai visto su un telefono, una fotocamera tra le migliori del mercato, design resistente e tutte le qualità che si possano chiedere a un telefono. Conferiamo a questo smartphone il nostro Award "Editor Approved".

Se vi piace ma non volete spendere così tanto, invece, il suo fratello minore è un'alternativa interessante. Si tratta dell'Xperia XZs, un modello da 5,2 pollici con Snapdragon 820. Più compatto, non ha la risoluzione 4K ma può registrare lo slow motion a 960 FPS. Il Sony Xperia XZs si trova a circa 540 euro.


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