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Recensione WT2, gli auricolari che traducono in tempo reale

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Immaginate questa scena. Siete all’estero e non spiccicate una parola della lingua straniera, ma avete con voi un paio di auricolari magici. Aprite la custodia, ne indossate uno, date l’altro al vostro interlocutore e iniziate a parlare, nella vostra lingua. E magicamente starete conversando con il vostro nuovo amico straniero.

Questo è quanto permettono di fare, in poche, anzi pochissime parole, gli auricolari WT2 Plus.

Come sono fatti

Si capisce subito dalla custodia che non si tratta di un paio di auricolari classici per ascoltare la musica. La custodia, tondeggiante, si apre perfettamente a metà, e ogni metà ha all’interno un auricolare. La chiusura è magnetica, così come l’alloggiamento degli auricolari.

Questi sono perfettamente identici, se non fosse per un piccolo apostrofo posto sopra al led a forma di fumetto, che identifica l’auricolare secondario. Timekettle, l’azienda produttrice, non ha ricercato una particolare ergonomia e non ha nemmeno cercato di rendere gli auricolari invisibili. Le dimensioni sono generose, ben oltre quelle di molti auricolari True Wireless del momento, e la forma è di una semplicità disarmante: dei piccoli cilindri arrotondati all’estremità.

Da una parte questo design li rende senza dubbio riconoscibili, dall’altra poco ergonomici.  La piccola protuberanza, dotata di gommino in plastica, che dovrete inserire nell’orecchio, è tutt’altro che comoda. Anzi, a dirla tutta non siamo mai riusciti a indossarli con comodità, se non spingendoli a fondo all’interno dell’orecchio, situazione tutt'altro che consigliabile.

Assieme agli auricolari vengono forniti differenti gommini auricolari, e che nessuno ci siamo trovati bene. Oltretutto, se sceglierete i modelli in-ear senza aletta di sostegno, non riuscirete più a riporre gli auricolari nella custodia, poiché faranno troppo spessore e l’auricolare non entrerà in contatto con i pin per la ricarica della batteria.

L’unico modo di indossarli comodamente è usare gli archetti per le orecchie, che poi dovrete togliere ogni volta per riporre gli auricolari nella custodia. Insomma, l’ergonomia è da rivedere completamente.

I LED posti sopra agli auricolari indicano lo stato di funzionamento, e lo stesso vale per le lettere W e T, poste sulle due metà della custodia.

Applicazione e modalità di funzionamento

Scaricate l’applicazione WT Plus ed effettuate l’accoppiamento degli auricolari tramite Bluetooth. L’abbinamento avviene come un paio di normalissimi auricolari.

L’applicazione è molto semplice. L’unica schermata che v’interessa veramente è la prima, dove potrete scegliere tra le tre modalità di funzionamento: Simultanea, Manuale o Altoparlante.

La modalità simultanea consiste nel lasciare che siano gli auricolari e l’applicazione a individuare quando starete parlando, per poi procedere alla traduzione. È la modalità di conversazione più naturale. La modalità “Manuale” consiste nel toccare la superficie dell’auricolare - sensibile al tocco - quando vorrete parlare. Dovrete scegliere questo metodo di funzionamento quando vi troverete, ad esempio, in ambienti rumorosi e vorrete evitare che il vostro auricolare si attivi involontariamente.

Infine c’è la modalità “Altoparlante”, che consiste nell'usare un solo auricolare, pronunciare una frase e poi mostrare la traduzione in tempo reale sotto forma di testo sullo schermo dello smartphone.

Una volta scelta la modalità, dovrete impostare la lingua dei due auricolari. Sono disponibili più di venticinque lingue tra cui scegliere, nonché i differenti accenti. Ad esempio, se scegliete Inglese, potrete scegliere tra “Regno Unito”, “Irlanda”, “Canada”, “Australia”, “Nuova Zelanda”, “India”, “Filippine” e ulteriori cinque scelte. Non ci è ben chiaro come sia l’inglese parlato in Tanzania, ma è confortante trovare un tale dettaglio di scelta nell’applicazione.

Selezionata la lingua non dovrete fare altro che iniziare a parlare con la persona che avete davanti.

Esperienza d’uso

Eccezion fatta per la poca ergonomia, che ci ha spinto a provare praticamente tutti i gommini auricolare a disposizione, per poi affidarci all’archetto, l’attivazione degli auricolari è stata semplice e veloce. In pochi secondi stavamo già sperimentando.

La modalità “Simultanea” è quella più interessante, e dobbiamo dire che funziona bene. La voce viene identificata senza problemi, anche se siete a poca distanza dal vostro interlocutore. Probabilmente l’applicazione rileva la lingua per evitare di registrare e tradurre altre voci che potrebbero arrivare al microfono.

Mentre avete la conversazione, questa viene trascritta sull’applicazione. Potete anche mettere in pausa l’ascolto, se ne sentite la necessità.

Con la modalità “Manuale”, per qualche motivo che non conosciamo, entrambi gli auricolari ripetono le frasi pronunciate in entrambe le lingue, cosa che invece non avviene con la modalità “Simultanea”. In questo caso, solo l’interlocutore sentirà la traduzione.

La modalità “Altoparlante”, come detto, non fa altro che mostrare sullo schermo la traduzione della nostra frase e riprodurla dall’altoparlante integrato.

Durante la prova abbiamo notato che quella che avrete non sarà certo una conversazione naturale, poiché dovrete parlare a piccole riprese, concedendo all’applicazione il tempo di tradurre, al vostro interlocutore di ascoltare, per poi proseguire nel vostro discorso. Con piccole domande e risposte funziona tutto perfettamente, con discorsi lunghi ovviamente la situazione è meno naturale.

Tuttavia la velocità di traduzione è tale da permettervi, ugualmente, di sostenere una discussione. La traduzione non avviene in locale, ed è quindi necessaria una connettività dati sempre attiva.

La modalità “Altoparlante” non è molto utile, poiché esistono già applicazioni, tra cui Google stessa, che permette di fare piccole traduzioni veloci. Non avrete bisogno dei WT2 Plus se è questo il vostro scopo.

Autonomia

La custodia si ricarica tramite una porta Micro USB, e gli auricolari impiegano circa 30 minuti per ricaricarsi completamente. L'autonomia è all'incirca di 8 ore.

Qualità traduzione

Abbiamo svolto varie prove, principalmente utilizzando la lingua inglese e il risultato è stato soddisfacente. Purtroppo non avevamo a disposizione persone che parlassero lingue come il cinese, turco o arabo, per capire se effettivamente la qualità di traduzione fosse all’altezza. Ma abbiamo ugualmente cercato di farci un’idea, riproducendo dei video in varie lingue e avvicinando l’auricolare agli altoparlanti del PC.

In tutti i casi abbiamo ottenuto una traduzione, e abbiamo notato che, mediamente, la traduzione è molto letterale. Anche la semplice traduzione dall’italiano all’inglese non è sempre corretta, ma è appunto letterale. Crediamo che il risultato sia comunque tale da permettere a due persone che non parlano una lingua in comune di comunicare senza particolari problemi.

Probabilmente qualche frase necessiterà di una ripetizione, ma nel 90% dei casi le due persone dovrebbero essere in grado di capirsi.

Una nota di colore: le parolacce, anche quelle più “innocue”, vengono censurate dall’applicazione, mentre il traduttore cerca, dove può, di sostituirle con altre parole. Uno sforzo lodevole, crediamo tuttavia che per un’applicazione del genere dovrebbe esserci la possibilità di scegliere di “non censurare” le parolacce, alcune delle qualità ormai parte del linguaggio comune, anche se colorito, delle persone.

Se volete esprimervi in un certo modo con un’altra persona, con cui probabilmente sarete in confidenza per usare un prodotto del genere, probabilmente vorreste anche che la traduzione fosse completa per come l’avete espressa.

Verdetto

Gli auricolari traduttori WT2 Plus fanno il loro lavoro, ma non sono perfetti. Prima di tutto l’ergonomia è da rivedere: non sono né semplici né veloci da indossare, e dovrete ogni volta sostituire il gommino auricolare o togliere l’archetto per riporli nella custodia. Inoltre crediamo che un auricolare sia un prodotto abbastanza personale, considerando che s’inserisce nell’orecchio, e una modalità d’uso senza dover inserire l’auricolare a fondo nell’orecchio sarebbe la benvenuta. Insomma, Timekettle dovrà migliorare l’indossabilità per un futuro modello.

La traduzione funziona invece bene, almeno per quanto abbiamo potuto constatare . Non abbiamo fatto test in tutte le lingue disponibili, e per quello che abbiamo visto, nonostante la traduzione fosse molto letterale, era sufficiente per capire e parlare con un interlocutore.

Si tratta di un prodotto molto particolare, difficile da valutare in base al prezzo (300 euro). Per alcuni un paio di auricolari del genere potrebbero cambiare letteralmente la vita, per altri sarebbero solo un gadget costoso.

Possiamo dirvi che se vi trovate spesso in situazioni dove vorrete comunicare con persone che non hanno una lingua in comune con voi, ad esempio se viaggiate in paesi dove l’inglese non è la normalità, o anche se non conoscete l’inglese e volete viaggiare per il mondo, questi auricolari possono darvi un aiuto enorme. In caso contrario, se comunque parlate, anche se non bene, la lingua dei paesi in cui viaggiate, non faranno una grande differenza.

Insomma, il valore di questo prodotto, e la loro valutazione, è molto personale e può cambiare radicalmente da persona a persona.

Voto Recensione di WT2



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Design.

  • - La qualità della traduzione, anche se non perfetta, vi permette di comunicare.

  • - Facilità d’uso.

  • - La modalità “simultanea” funziona bene.

Contro

  • - Ergonomia,

  • - Indossabilità scarsa

Commento

WT2 permettono, anche se non in maniera infallibile, di dialogare con persone di altre nazionalità parlando nella propria lingua. Se vi trovate spesso in condizioni in cui parlare una lingua comune non è possibile, consideratene l’acquisto.

Informazioni sul prodotto

Immagine di WT2