RIM pronta alla vendita? Gli azionisti sperano di sì

Un gruppo di azionisti capitanati dalla merchant bank Jaguar Financial Corporation vuole che l'azienda si metta sul mercato oppure che siano ceduti asset. Il valore delle azioni è sempre più in declino, quindi bisogna reagire e non sperare solo nell'OS mobile QNX.

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a cura di Dario D'Elia

Research In Motion potrebbe essere costretta a cercare un acquirente oppure a cedere il suo portfolio brevetti. Un gruppo di azionisti (con quote pari al 5% della compagnia), capitanati dalla merchant bank Jaguar Financial Corporation, ha espressamente richiesto al Consiglio di amministrazione del colosso canadese di attuare un piano di rinnovamento

"Questo processo di massimizzazione del valore dovrebbe includere ogni via percorribile quindi potenzialmente anche la vendita dell'azienda stessa o la monetizzazione del portfolio brevetti", sostiene Vic Alboini, AD di Jaguar, nel documento ufficiale. "Lo status quo è inaccettabile, la compagnia non può continuare a stare seduta. È arrivato il momento di un cambiamento. Gli amministratori dovrebbero prendere in mano le redini per massimizzare il valore degli azionisti, prima che il mercato ne disperda altro".

QNX su Storm

Le criticità sollevate sono numerose, ma la prima difficilmente contestabile è quella che riguarda i numeri: tra il 2008 e il 2011 le azioni sono crollate dell'80%, sebbene l'indice della Borsa canadese (Toronto Stock Exchange - TSX) sia sceso solo del 14,8%. 

Non da meno gli azionisti sostengono che la battaglia sullo sviluppo e l'innovazione sia stata persa: sul fronte smartphone e quello software recuperare ormai sembra quasi impossibile. Se un tempo i BlackBerry erano leader indiscussi del mercato statunitense, oggi detengono una share di mercato inferiore agli iPhone e ai prodotti Android. Negli ultimi 12 mesi, secondo comScore, RIM è passata da una quota del 39% al 22%.

"Questo declino può essere largamente attribuito a significativi ritardi esecutivi, applicazioni mobili inadeguate e una mancanza di competitività dei prodotti che avrebbero dovuto soddisfare le esigenze dei consumatori", continua il documento firmato da Jaguar. "Con la riduzione di market share c'è il serio rischio che gli sviluppatori delle applicazioni mobili privilegino gli avversari".

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Jaguar Financial Corporation pensa quindi che i tempi siano maturi per mettere in vendita la stessa compagnia oppure qualche asset, considerando soprattutto la febbre di acquisizione che sta contagiando il settore – si pensi a Google/Motorola, Wi-LAN/MOSAID e la svendita Nortel.

Vic Alboini sostiene che sia ridicolo sperare in un miracolo: il sistema operativo QNX (BlackBerry con QNX e app Android, l'ultima spiaggia) non sarà in grado da solo di risollevare completamente le sorti dell'azienda.

RIM non ha ancora risposto ufficialmente.

E a proposito di comunicazioni infuocate non si può fare a meno di citare quella che ha raggiunto nelle ultime ore l'AD di Yahoo Carol Bartz. Su Ict Business potete leggere i dettagli del suo licenziamento (Yahoo senza CEO: la Bartz licenziata per telefono).