Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Una volta era Beast, il fitness tracker per il body building capace di monitorare pesi, intensità, ripetizioni e molto altro. Un prodotto di cui si avvalse anche la Nazionale di Calcio di Prandelli nel 2014. Oggi invece qualcosa di simile sembra avercelo in mente nientemeno che la nipponica Sony.

In un mondo che si fa sempre più connesso, il settore delle palestre, specie la sala pesi, rimangono ancora tristemente al palo (almeno nella stragrande maggioranza dei casi in Italia).

sony connected gym sensor

La maggior parte dei macchinari non viene rinnovata con frequenza, sia per una questione di costi che di pigrizia dei proprietari e/o delle catene. Perciò come portare un pizzico di tecnologia in un ambiente che potrebbe rimanere immutato per anni? Sony sta lavorando al concetto di Connected Gym.

sony connected gym sensor 01 PNG

Clicca per ingrandire

Tutto ruota attorno a un sensore da posizionare sul macchinario, in modo che possa tenerne sotto controllo l'uso. Basta così accoppiare lo smartphone, tramite un'app dedicata per iOS e Android, per tenere traccia di quante ripetizioni si sono fatte e con quale peso. L'app offre inoltre la solita sequela di workout curati da personal trainer e molto altro.

Il vantaggio di un sistema come questo è che può essere adattato ai macchinari esistenti, con pochi costi per i proprietari delle palestre, se non il fatto che devono pagare un abbonamento mensile per usarlo.

Al momento Connected Gym è ancora in una fase di prova commerciale ed è disponibile solo in alcuni mercati e palestre. La scorsa settimana però è stato mostrato al FIBO 2018 in Germania, quindi sembra esserci l'intenzione di esportare e rendere più diffusa questa tecnologia. Ulteriori dettagli potete leggerli sul sito ufficiale.