Samsung Bixby indietro anni luce rispetto ai concorrenti?

Samsung ha recentemente introdotto Bixby Voice negli Stati Uniti. La distanza, in termini funzionali, rispetto a SIRI, Cortana, Google Assistant e Alexa sembra però ancora importante.

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a cura di Saverio Alloggio

Samsung Bixby è nettamente indietro, in termini funzionali, rispetto ai diretti concorrenti. È quanto emerge dal report realizzato dalla nota testata statunitense ArsTechnica. L'analisi è scaturita dalla recente introduzione negli U.S.A. di Bixby Voice, ovvero l'assistente vocale pensato per scontrarsi direttamente con i vari SIRI, Cortana, Google Assistant e Alexa.

Occorre innanzitutto operare un excursus temporale. Samsung ha presentato ufficialmente Bixby durante l'evento Unpacked del Galaxy S8 e S8 Plus. Gli attuali smarphone top gamma sono stati i primi a integrare l'assistente vocale, tanto da prevedere addirittura un pulsante fisico dedicato.

Samsung Bixby

La cosa più interessante pensata da Samsung però è Bixby Voice, una parte dell'assistente vocale che integra sotto di se tutte le funzionalità di assistente personale, sulla falsa riga di quanto visto con Google Assistant

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Peccato però che Bixby Voice sia stata un'esclusiva della Corea del Sud fino a poche settimane fa, quando Samsung ha finalmente deciso di introdurre il supporto alla lingua inglese, attivando il servizio anche negli Stati Uniti (rilasciato sotto forma di aggiornamento software).

Samsung Bixby

Samsung ha motivato questo ritardo spiegando come non avesse ancora a disposizione una base di dati sufficiente per consentire il corretto funzionamento di Bixby Voice in lingua inglese. Esattamente una delle criticità evidenziate dal report di ArsTechnica.

La testata statunitense, che ha provato sul campo Bixby Voice, afferma come sia carente nell'interazione con l'utente, risultando efficace solo per fornire risposte semplici e dunque inedeguato per svolgere il ruolo di assistente personale, almeno per il momento.

Samsung Bixby

La seconda criticità riguarda uno dei principali concorrenti, ovvero Google Assistant. L'assistente dell'azienda di Mountain View, a partire da marzo 2017, è installabile su tutti gli smartphone Android con almeno Marshmallow a bordo e solo in determinati Paesi, tra cui ovviamente gli Stati Uniti.

A differenza di Bixby, integrato con i servizi Samsung, Google Assistant si interfaccia invece con quelli Google, decisamente più diffusi e maggiormente funzionali nella logica dell'utilizzo di uno smartphone. 

Google Assistant

Ed è su questo punto che, secondo ArsTechnica, si innesta la terza grande criticità, ovvero la mancanza di un vero e proprio ecosistema. SIRI ha alle spalle il mondo Apple, Cortana ha il vantaggio di essere integrato anche in ambito desktop, Alexa ha a disposizione tutto ciò che ruota attorno ad Amazon.

Bixby è inserito in un mondo di servizi proprietari Samsung, molti dei quali incompleti o che comunque non possiedono quella natura cross-platform che fa inevitabilmente la differenza nell'ambito degli assistenti vocali.

Samsung Bixby

Che lo sviluppo di Bixby fosse in ritardo rispetto alla tabella di marcia, era emerso in maniera evidente da tempo. Di contro però avere una conferma concreta da un'autorevole testata come ArsTechnica contribuisce a comprendere gli errori di valutazione commessi da Samsung.

Stupisce infatti come l'azienda sudcoreana abbia deciso di presentare Bixby in concomitanza con il prodotto più importante della propria offerta per il 2017 (Galaxy S8), salvo poi rallentare vistosamente nello sviluppo del servizio.

SIRI

Il tutto in uno scenario nel quale aziende come Apple e Google stanno sottolineando l'importanza degli assistenti vocali in ottica futura, soprattutto con l'esplosione del fenomeno Internet of Things, che rivoluzionerà il mercato dell'elettronica di consumo nei prossimi anni.

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Occorre comunque sottolineare come ArsTechnica abbia individuato oggettive qualità in Bixby che, se adeguatamente supportato, avrebbe tutte le potenzialità per potersi portare al medesimo livello dei diretti concorrenti.

Cortana

In sede di presentazione del Galaxy Note 8, prevista per il 23 agosto a New York, Samsung potrebbe annunciare novità importanti per il proprio assistente vocale. La speranza è quella di poter avere presto il supporto alla lingua italiana e, soprattutto, una maggiore base di dati su cui poterlo sviluppare.


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