Samsung contro Apple, annullata la multa da 399 milioni

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che 399 milioni di dollari è una multa troppo alta da comminare a Samsung per aver violato dei brevetti Apple. Ora la corte di appello di Washington dovrà decidere chi dei due contendenti ha ragione.

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a cura di Alessandro Crea

La battaglia dei brevetti tra Apple e Samsung registra un altro colpo di scena: il colosso coreano, per il momento, non dovrà versare all'azienda californiana 399 milioni di dollari, la cifra stabilita inizialmente come multa per aver infranto nel 2011 diversi brevetti appartenenti al competitor. A stabilirlo è stata la Suprema Corte degli Stati Uniti. Per il momento dunque Apple incassa un'ulteriore sconfitta, dopo aver già visto la multa originale da 1 miliardo passare prima a 548 milioni e poi a 399. 

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Quest'ultima comunque non è entrata nel merito della vicenda, ma si è limitata a stabilire che la cifra è troppo elevata perché rappresenta il totale degli introiti realizzati da Samsung con la vendita dei dispositivi che violavano i brevetti Apple. "Copia" che, hanno sottolineato i giudici, si limita tutto sommato ad aver riprodotto la forma "rettangolare dell'iPhone con bordi arrotondati e una griglia di icone colorate su uno schermo nero".

In pratica il giudice Sonia Sotomayor della Corte Suprema, ha accolto le richieste di Samsung. L'azienda sudcoreana infatti ha sempre sostenuto di non ritenere giusto il versamento dei profitti in questione perché il design incriminato è solo una componente di un dispositivo molto complesso.

La sentenza infatti ha sostanzialmente stabilito che in questi casi chi possiede un determinato brevetto non ha il diritto sui profitti totali generati da un prodotto che li ha violati, ma solo su quelli prodotti dalla componente specifica.

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La palla passa ora alla Corte di Appello di Washington, che invece dovrà entrare nel merito e stabilire chi delle due aziende ha ragione, calcolando anche una nuova cifra da pagare per Samsung.

A tenere banco anche in futuro però sarà proprio l'aspetto legato al design. Molte aziende esterne al settore degli smartphone, come Adidas, Tiffany o Crocs, si sono infatti schierate dalla parte di Apple, sostenendo che la sua linea difensiva sia essenziale per proteggere i design innovativi. Altri invece si chiedono se sia davvero possibile o anche semplicemente giusto poter brevettare una forma così generica come un rettangolo dai bordi arrotondati. Voi da che parte state?